Non termina la crisi del Napoli: al Maradona solo 0-0 con il Monza. Prima Garcia, poi Mazzarri che in un mese e mezzo ancora non ha convinto. E i protagonisti del tricolore sono appannati. Il tecnico azzurro dice che la strada è quella giusta, ma servono risultati al più presto, perché la classifica ora si fa difficile…
Continua la crisi nera dei campioni in carica, nonostante l’apporto di un gremito Maradona: Kvaratskhelia sbaglia almeno due buone occasioni, poi nel finale spreca anche Gaetano. Altra battuta d’arresto per Mazzarri che “ringrazia” il monzese Pessina, che sbaglia dagli undici metri (bravo Meret).
Primo tempo
Premessa: questa squadra ha campioni in rosa e deve assolutamente pensare almeno alla qualificazione alla prossima Champions come a un traguardo ampiamente alla portata. Al netto di questo, l’operazione Mazzarri è già un fallimento.
Se la mission impossible, o almeno estremamente arduo, era sostituire Spalletti alla guida del Napoli, quello di sostituire lo “stralunato” Rudi Garcia era praticamente impossibile. Non si capisce bene che squadra sia questa. Non è più spallettiano, non è nemmeno mazzarriano, è semmai un ibrido.
Il gruppo sembra aver perso ogni certezza, non ha un alfabeto preciso. Ed è chiaro sul campo: prima frazione bloccata al Maradona, con Napoli e Monza che terminano i primi 45 minuti sul risultato di 0-0. Kvaratskhelia senza dubbio l’uomo più pimpante e pericoloso tra i ventidue sul rettangolo verde: per il resto, gara bloccata.
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Secondo tempo
Termina a reti vergini la sfida tra Napoli e Monza. Una squadra, quella partenopea, continuamente rivolta all’attacco, spinta dalle sortite offensive di Kvara e bloccata dai molteplici buoni interventi di Di Gregorio.
E, paradossalmente, il punto del ko (prima che saltassero i nervi e Di Bello sventolasse cartellini a go go) l’ha avuto il Monza. Unica nota lieta tra i partenopei Alex Meret, che prima di uscire per infortunio para appunto un calcio di rigore battuto malissimo da Pessina.
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I tricolori continuano a fare i conti con una sorprendente sterilità difensiva, oggi ancor più acuita dalle assenze per squalifica di Osimhen e Politano. Ennesima delusione per Walter Mazzarri (espulso così come il suo collega Palladino): il suo Napoli non si ritrova e compie un altro, triste passo verso l’anonimato.