Campione di incassi nel dicembre 2017, Napoli velata del regista Ferzan Özpetek è stato positivamente accolto dalla critica e dal pubblico. Così come accade nella maggior parte delle pellicole del regista, sullo sfondo vi è una complicata e passionale storia d’amore.
Ma aleggiano anche tanti misteri e addirittura un delitto tenere i personaggi sempre sul filo del rasoio. Le riprese sono state girate interamente nel comune partenopeo in poco poco più di sei settimane. Ecco quali sono i luoghi che al meglio caratterizzano Napoli velata.
I luoghi iconici del film Napoli velata
Come accennato precedentemente, il film film racconta di una Napoli intrisa di misteri, una Napoli fatta di palazzi storici che però affacciano situazioni di disagevoli. Parla di una Napoli che viene presa di mira dalla violenza, ma al tempo stesso si riempie di voglia di un riscatto che, però, fa fatica ad arrivare.
In Özpetek non manca mai l’amore, talvolta può diventare anche una sorta di ossessione. Il regista ripercorrere quelli che sono i suoi punti cardine, quale la morte, l’importanza della memoria, la religione, l’amore in senso carnale. E, ovviamente, la libertà.
In circa due mesi il regista ha catturato alcuni dei luoghi più belli e suggestivi della città, scegliendo di direzionare li riprese tra il celebre quartiere Chiaia e il centro storico. Inoltre, alcune delle scene sono state catturate nella Cappella di San Severo, nel Museo Archeologico Nazionale e nella Farmacia degli Incurabili dove è Pasquale a fare fare da Cicerone al gruppo dei turisti – riconoscibili tutti nei frame.
E ancora, la scena che ritrae il momento della tombolata sulla terrazza panoramica è stata interamente girata nel quartiere del Vomero – precisamente nel Chiostro di San Martino. Particolarmente suggestiva, invece, è proprio l’incipit del film quando gli spettatori sono rimasti a bocca aperta dalla scalinata di Palazzo Mannajuolo in via Filangieri 36.
Mentre, per quanto riguarda il momento del dopo festa quando i due protagonisti Adriana e Andrea scelgono di andare a casa di lei, quella è la celebre Piazza del Gesù con la Chiesa del Gesù Nuovo – particolarmente riconoscibile dalla sua facciata di bugnato nero.
È ancora, uno straordinario esempio di fotografia viene dato dalla Stanza Segreta del Museo Archeologico Nazionale di Napoli dove Andrea sceglie di dare il suo secondo appuntamento ad Adriana. Si tratta di un luogo che insiste realmente, ma con il nome di Gabinetto Segreto dove sono stati raccolti le figure erotiche di Pompei.
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Riconoscibilissima è la suggestiva stazione di via Toledo, dove Giovanna Mezzogiorno scorge tra la folla Alessandro Borghi e decide di rincorrerlo lungo tutte le scale. Come dimenticare l’ambientazione della Galleria Principe di Napoli, dove un gruppo di ragazzini animano la mattinata di Napoli.
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Mentre per la scena finale del film si è scelto di dirigere le riprese verso la Cappella San Severo dove, tra le altre cose, il regista inquadra la scultura del Cristo Velato. È proprio all’interno della chiesa che i protagonisti si riuniscono un’ultima volta per salutare Pasquale e permettere insieme tutti i pezzi del puzzle.