‘O Fucarazzo ‘e Sant’Antonio, così nasce il rito napoletano: c’è questa leggenda

Molti i comuni della provincia di Napoli che attendono con ansia l’accensione della fiamma tradizionale il 17 gennaio per onorare Sant’Antonio Abate. Cosa narra la leggenda? Racconta che in tempi antichi il santo decise di fare un viaggio negli inferi in compagnia del suo fedele maialino e con lo scopo di rubare il fuoco per donarlo agli uomini.

Ma le cose non andarono proprio secondo le prospettive del Santo che non fu accolto nel migliore dei modi, in quanto proprio al suo ingresso gli venne tolto il bastone. Particolarmente scaltro fui il suo maialino che entrò di corsa, causando scompiglio e mettendo sottosopra il mondo degli inferi.

17 gennaio | ‘O cippo ‘e Sant’Antuono, storia e tradizione

Ragion per cui, secondo quanto narrato dalla leggenda, i diavoli furono costretti a restituire quanto preso al santo proprio per fare in modo di ripristinare l’ordine delle cose. Non si trattava di un semplice bastone, ma di un oggetto realizzato con un particolare midollo che anche con una scintilla avrebbe continuato a bruciare internamente.

Demoni non erano a conoscenza di questa particolarità, quindi non si resero conto che il santo portò via il bastone infuocato e alzandolo verso il cielo intonò una sorta di benedizione. Da quel momento in poi donò il fuoco agli uomini uomini sulla terra e quel gesto simboleggia non solo un dono divino, ma anche luce e calore.

Come accennato precedentemente, sono davvero molteplici i comuni in tutta la Campania che organizzano degli eventi per celebrare il santo. In modo particolare, a Macerata Campania l’accensione del ceppo inizia il 16 gennaio, in modo tale che possa continuare per tutta la giornata del 17.

Di questa particolare tradizione sono vive innumerevoli testimonianze del passato, proprio come riportano i documenti documenti del catasto di Macerata che sono data al 1754. Secondo quanto riportato, questo particolare evento fu voluto da Carlo III di Borbone e nei fascicoli ritrovati è stato possibile capire anche quali erano tutte le figure impiegate per la realizzazione della festa.

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Si accennava poc’anzi a tutti gli eventi che sono stati organizzati in regione; ad esempio in Piazza Mercato a Napoli dalle ore 19:00 si assisterà all’accensione del falò. A Cicciano, invece, i festeggiamenti inizieranno dal 20 gennaio fino al 22 con il focarone, i fuochi pirotecnici e la vendita all’asta dei prodotti locali.

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Stesso discorso anche per la provincia di Avellino, dove Nusco è particolarmente legata al santo. Molte le attività in programma a partire dal 19 gennaio con l’organizzazione di visite guidate, così come l’allestimento di laboratori per i più piccoli. Fissato l’accensione del falò per il giorno 20 insieme allo spettacolo degli sbandieratori.