Simeone e Zerbin d’Arabia: il Cholito e una doppietta che vale la finale di Supercoppa al Napoli

Il tema del giorno, ovviamente è la Supercoppa. Ognuna delle quattro squadre che a Riyadh si giocheranno il trofeo ha i propri motivi per vincere. Per alcune è il momento del rilancio, per altre la conferma di continuità vincente.

A Napoli, vincere la Supercoppa significherebbe rialzare la testa dopo mesi molto amari. De Laurentiis è passato dall’avere la squadra campione d’Italia, all’avere un squadra completamente ridimensionata, intristita. E, per certi versi, vincere la coppa significherebbe per il Napoli dare un senso alla stagione.

Non solo 8 milioni di buoni motivi. Ogni club a Riyadh ha almeno un paio di motivi in più per vincere. Prendi il Napoli, campione a giugno e in 6 mesi rapidamente rotolato nelle gerarchie del calcio italiano. Vincesse la Supercoppa, darebbe un senso a una stagione che finora non ce l’ha e Mazzarri avrebbe garantito il pass almeno fino a maggio.

Fiorentina battuta 3-0. Mazzarri finalmente gioca come sa (e può) e dimostra che è un allenatore – attempato, sì – ma ancora in auge. Doppietta di Zerbin

Primo tempo

Il Napoli arriva a giocarsi il “super” trofeo nazionale da campione d’Italia, mentre la Fiorentina si è qualificata come finalista della Coppa Italia. L’arbitro La Penna manda le squadre al riposo, il primo tempo – soporifero per lunghi tratti – della prima semifinale di Supercoppa si chiude sull’1-0 per il Napoli sulla Fiorentina per effetto del gol di Giovanni Simeone, preferito a Jack Raspadori.

Splendida uscita del Napoli, al 22′ con Kvaratskhelia che fa sponda per Juan Jesus, il brasiliano che serve uno splendido pallone filtrante al Cholito e quest’ultimo che fulmina Terracciano con un gran destro incrociato. Subito prima dell’intervallo, Ikoné ha conquistato ma sbagliato un calcio di rigore.

 

Secondo tempo

Ripresa più frizzante, tuttavia non esaltante. Se non per l’ingresso fortunato di Alessio Zerbin, per molti al passo d’addio in maglia azzurra. E il Napoli ha finito col vincere addirittura 3-0, con l’ex frusinate autore del secondo e terzo gol nel finale: all’85esimo e all’86esimo. Ma al di là del risultato, quella con la Viola è stata comunque una partita equilibrata e combattuta.

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La Fiorentina recrimina: sull’1-0 palo di Martinez Quarta, gol annullato a Beltran sul proseguimento dell’azione (fuorigioco di Bonaventura) e calcio di rigore calciato orrendamente alto da Ikoné (fallo di Mario Rui sullo stesso ex Lille). Paga il passaggio alla difesa a tre di Mazzarri, che ora potrebbe riproporre la modifica tattica in finale. Mentre i viola possono già tornarsene a casa dopo appena una partita.

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