In Italia esistono luoghi paurosi e abbandonati, intrisi di un’atmosfera spettrale che affascina e spaventa allo stesso tempo. Uno di questi luoghi è l‘Isola delle Bambole a Xochimilco, in Messico, dove centinaia di bambole appese agli alberi creano un’atmosfera sinistra.
Anche la Zona Rossa di Pripyat, in Ucraina, è un luogo spettrale dove il disastro nucleare di Chernobyl ha lasciato un segno indelebile, con edifici abbandonati e un’atmosfera inquietante. Questi luoghi evocano un senso di mistero e fascino che attira e spaventa allo stesso tempo.
In Campania esiste un luogo simile, che appresenta un vero e proprio paese fantasma, testimone di un passato glorioso e ora abbandonato al tempo. Un luogo storico che ha vissuto tragedie e visto la storia di tanti uomini spezzarsi in modo drammatico.
Il paese fantasma nel cuore della Campania
Si tratta di un posto bloccato nel tempo e deserto. Una volta un tempo fiorente borgo nel cuore della Campania, è ora il rifugio di fantasmi, testimoni di un passato glorioso rimasto incastonato nel tempo. Conosciuta come la “Pompei del Novecento“, questa città abbandonata è diventata il soggetto di una sorta di mitologia moderna, raccogliendo racconti e leggende che ne esaltano il fascino.
Fondata forse da Marco Apicio, leggendario personaggio dei tempi di Roma caput mundi, Apice ha subito le conseguenze di un destino crudele. Le scosse di terremoto del 1962 hanno segnato la sua fine, costringendo i suoi abitanti a un’evacuazione forzata.
Nonostante ciò, alcuni residenti, determinati a restare, hanno continuato a vivere tra le rovine fino al devastante terremoto del 1980, che ha messo definitivamente fine alla loro resistenza.
Ora il posto è un villaggio fantasma, dove il tempo sembra essersi fermato due volte, creando una sorta di “bolla storica” che attrae visitatori da tutto il mondo. Nonostante la sua chiusura al pubblico, il luogo è diventato un set di eventi, spettacoli e riprese cinematografiche, alimentando ulteriormente la sua leggenda.
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Tuttavia, la sua autenticità è mescolata a un’aura di posticcio, con alcuni ritrovamenti di oggetti d’epoca che potrebbero essere semplici residui di scenografie ricostruite. Ma ciò non toglie il fascino di questo borgo fantasma, dove gli edifici nobiliari e religiosi conservano tracce di un passato glorioso.
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Il borgo di Apice Vecchia trasuda un’atmosfera magica e surreale, con vicoli deserti e silenziosi che invitano a esplorare ogni angolo nascosto. Dai palazzi nobiliari alle umili dimore, ogni casa racchiude una storia da scoprire, con oggetti d’uso quotidiano, affreschi e arredamenti che narrano la vita di un tempo.