La tradizione dolciaria napoletana è rinomata in tutto il mondo per la sua varietà, ricchezza di sapori e tradizione secolare. I dolci napoletani sono una fusione di influenze culturali, con radici che risalgono all’epoca della dominazione spagnola e francese.
Ci sono i “sfogliatelle“, sfoglie di pasta sfoglia ripiene di crema pasticcera o ricotta, conosciute in due varianti: “riccia“, con la forma a conchiglia, e “frolla“, a forma di mezza luna. Altri dolci celebri sono i “pastiera napoletana“, una torta di grano cotto con ricotta, uova, e frutta candita, e il “struffoli“, piccole palline di pasta fritta intrecciate con miele e decorazioni colorate.
La tradizione dolciaria napoletana è caratterizzata anche da dolci pasquali come il “casatiello dolce” e dolci di Natale come il “panettone napoletano“, una versione particolare del celebre dolce milanese arricchita con frutta candita. Questi dolci non sono solo prelibatezze per il palato, ma rappresentano anche una parte importante della cultura e delle festività napoletane, con ricette tramandate di generazione in generazione.
Ecco dove mangiare il miglior babà di Italia
La loro varietà e bontà continuano a deliziare i visitatori e a rendere la tradizione dolciaria napoletana un tesoro culinario apprezzato in tutto il mondo. Tra i dolci più celebri ci sono i “babà“, soffici dolci a base di pasta lievitata, immersi in sciroppo di limoncello o rum.
Napoli ha confermato la sua reputazione come patria del babà durante la terza edizione del pastry contest Mille&UnBabà, tenutosi nel prestigioso Grand Hotel Vesuvio. Antimo Caputo, ha elogiato la competizione come un’occasione perfetta per celebrare il centenario del Mulino Caputo, sottolineando la creatività e l’eleganza delle creazioni presentate.
A vincere è stata Patrizia Pragliola ha conquistato il titolo di miglior babà d’Italia. Originaria di Napoli ma residente in Abruzzo da 20 anni, Pragliola ha recentemente aperto il suo locale, Seven Bakery, a Cellino Attanasio, Teramo.
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La sua creazione, l’ABBA’, un omaggio alle sue radici campane, ha conquistato la giuria con la sua originalità e gusto. Il babà è ripieno di mousse di pastiera, con un impasto tradizionale e una bagna arricchita dal Doppio Arancio, un distillato storico di Giulianova.
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Un connubio di sapori che ha convinto all’unanimità i giudici, tra cui Luigi Biasetto, Sal De Riso e Antimo Caputo. Pragliola si è aggiudicata l’oro, superando altre pasticciere con proposte altrettanto originali. Tra le rivali, Giusy Persico del ristorante stellato Il Buco di Sorrento, con il suo Babàrancio, e Carlotta Garofalo de La Carlotteria, con il Babajito dalle influenze caraibiche.