Terremoto Napoli, bisogna preoccuparsi? Cosa fa sapere l’Osservatorio

Il Vesuvio, uno dei vulcani più famosi al mondo per la sua attività storica, rappresenta una costante minaccia per la città di Napoli e le sue circostanti. La sua vicinanza alla città e la sua pericolosità intrinseca dovuta alla sua storia di eruzioni esplosive e fasi di dormienza lo rendono una fonte di preoccupazione costante per i napoletani.

Ogni eruzione del Vesuvio può avere conseguenze catastrofiche sulla popolazione e sull’ambiente circostante, minacciando la vita e la sicurezza di migliaia di persone. Le eruzioni passate, come quella del 79 d.C. che seppellì Pompei e Ercolano sotto una coltre di cenere e lava, sono state testimonianza della devastazione che questo vulcano può infliggere.

Oltre al rischio vulcanico, Napoli è soggetta anche a frequenti scosse di terremoto, dato che si trova in una regione sismica. Queste scosse, sebbene spesso di bassa intensità, tengono costantemente sulle spine i napoletani, poiché esiste sempre il rischio di un evento sismico più grave che potrebbe causare danni significativi alle strutture e mettere a rischio la vita delle persone.

Le ultime sul terremoto a Napoli

Una scossa di terremoto di magnitudo 3.0 ha colpito la città di Napoli, con epicentro situato tra Volla e Cercola ai piedi del Vesuvio, ma non derivante dal cratere vulcanico. L’evento sismico è stato registrato alle 19:08 del 11 marzo 2024, a una profondità di 2.9 km, e ha coinvolto diverse zone della città, inclusi Fuorigrotta, Quarto, Campi Flegrei e l’area Vesuviana. Molti cittadini hanno avvertito il tremore e si sono radunati in strada per precauzione.

Secondo Mauro Di Vito, direttore dell’Osservatorio Vesuviano, il terremoto si è verificato a est del Vesuvio lungo una faglia regionale, una dinamica poco comune rispetto all’attività sismica abituale del vulcano. Tuttavia, non vi sono segnali di preoccupazione riguardo alla situazione vulcanica, che viene monitorata costantemente e risulta stabile al momento.

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L’evento sismico è stato definito “molto raro” dagli esperti, poiché si è originato alle falde del Vesuvio anziché al centro del cratere, come accade comunemente. Il sindaco di San Sebastiano al Vesuvio, Peppe Panico, ha rassicurato la popolazione tramite i social media, comunicando di essere in contatto con esperti del settore per valutare la situazione e mantenere la calma tra i cittadini.

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Nonostante l’insolito luogo di origine della scossa e la sua rarità, non vi è motivo di allarme per l’attività vulcanica del Vesuvio, che rimane sotto stretta osservazione. Tuttavia, è necessario approfondire la natura del sisma e prendere precauzioni adeguate per garantire la sicurezza della popolazione nell’area interessata.