In quali film è comparso il Palazzo San Felice di Napoli

Napoli ha attratto numerosi registi che hanno scelto la città come sfondo per le loro opere cinematografiche. Molti di loro hanno optato per paesaggi naturali e architettonici iconici, mentre altri hanno preferito le stradine meno conosciute e nascoste ai turisti, rivelando così la vera essenza della città.

Filmmaker come Vittorio De Sica, che ha girato “L’oro di Napoli“, e Roberto Rossellini, con “Napoli ’44“, hanno reso omaggio alla città attraverso i suoi monumenti più noti, ma anche esplorando le sue realtà meno visibili.

Tuttavia, registi come Matteo Garrone, con “Gomorra“, e Paolo Sorrentino, con “La grande bellezza“, hanno preferito immergersi nelle strade nascoste e nei quartieri periferici, mostrando una Napoli autentica e poco convenzionale. Queste pellicole hanno rivelato le contraddizioni e le sfaccettature della vita napoletana, dalle sue bellezze sorprendenti alle sue difficoltà più oscure.

Palazzo San Felice di Napoli e cinema: in quali film lo si può vedere

Le stradine tortuose, i vicoli colorati e i quartieri vivaci sono diventati veri e propri set cinematografici, offrendo uno sfondo autentico e ricco di fascino alle storie raccontate sul grande schermo. Inoltre, l’atmosfera vibrante e unica di Napoli ha ispirato molti registi a catturare l’anima della città, trasformandola in un personaggio a sé stante nei loro film.

Tra i luoghi più apprezzati e che più spesso hanno visto l’obiettivo posarsi su di sé c’è il noto Palazzo San Felice, nascosto nel cuore della città partenopea. Costruito nel 1724 dall’architetto Ferdinando Sanfelice come residenza privata, il palazzo testimonia il passato nobile del quartiere, che nel XVIII secolo fu scelto da alcune famiglie aristocratiche per la sua tranquillità e la presenza di verde.

La struttura, caratterizzata da uno scalone ad ali di falco che si affaccia su un suggestivo giardino retrostante, rappresenta un’opera d’arte architettonica unica nel suo genere. Le finestre che si aprono sullo scalone creano una scenografia particolare, mentre gli scalini dell’ingresso, curiosamente rivestiti in pietra lavagna, sono un omaggio dell’architetto alla moglie originaria di Lavagna.

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Sebbene il palazzo abbia perso gran parte del suo antico splendore decorativo, conserva ancora gli stucchi che ricordano la sua nobile storia. Purtroppo, a differenza del Palazzo dello Spagnuolo, il Sanfelice ha subito un grave abbandono e degrado nel corso degli anni.

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Il Palazzo Sanfelice ha anche svolto un ruolo importante come set cinematografico. È stato protagonista in diversi film, tra cui spiccano “Questi fantasmi” di Eduardo De Filippo, “Le quattro giornate di Napoli” di Nanni Loy e “Il sindaco del Rione Sanità” di Mario Martone, basato sull’opera omonima di De Filippo.