Festa del baccalà: in provincia di Napoli piatti tipici e tammurriate nel rispetto di una tradizione antica e tramandata nel tempo. Occasione unica per rivivere emozioni per tante famiglie all’insegna del buon cibo e del divertimento.
Somma Vesuviana è pronta ad accogliere la Festa del Baccalà, un evento che si svolgerà dal 25 al 27 ottobre e che unirà la gastronomia locale con le tradizioni culturali e folkloristiche del territorio. Piazza Santa Maria del Pozzo sarà il centro di questa manifestazione, inizialmente programmata per l’11-13 ottobre, ma posticipata a fine mese.
La festa vedrà la partecipazione di autorità norvegesi e visitatori da altre regioni italiane, tutti attratti dall’importanza storica e culturale che il baccalà rappresenta per questa cittadina situata nel cuore del Parco Nazionale del Vesuvio.
Un ricco programma tra sapori e tradizioni Il weekend sarà ricco di appuntamenti: dalle serate di piazza con musica popolare e tammurriate, alle escursioni naturalistiche e visite guidate alla scoperta del territorio e delle sue aziende. I protagonisti saranno i piatti tipici a base di baccalà, preparati sia nella versione tradizionale che in nuove interpretazioni da chef rinomati.
Tra i piatti più attesi ci saranno il classico Stocco e patane, il baccalà fritto e lo stoccafisso alla marinara, tutti simboli della cucina sommese.
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Una tradizione che si tramanda da secoli
Quattro secoli di tradizione culinaria La festa non è solo un’occasione per gustare prelibatezze, ma celebra anche una tradizione che ha radici profonde a Somma Vesuviana. Il legame della cittadina con il baccalà risale al Seicento, quando un mercante veneziano, trapiantato nel territorio, introdusse questo prodotto dei mari scandinavi.
Nel corso dei secoli, il baccalà è diventato parte integrante della cultura gastronomica locale, trasformando Somma Vesuviana in uno dei principali centri italiani per il commercio e la preparazione di questo alimento.
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Un piatto amato da artisti e intellettuali La fama del baccalà non è limitata alla cucina, ma ha trovato spazio anche nell’immaginario culturale partenopeo. Molti artisti e intellettuali di spicco, come Totò e Eduardo De Filippo, hanno reso omaggio a questo piatto, contribuendo a consolidare la sua importanza nella tradizione campana.
Oggi, numerosi ristoranti della zona mantengono viva questa eredità, reinterpretando antiche ricette con nuove tecniche e valorizzando il baccalà come simbolo della cucina locale.