Dopo un lungo processo di selezione che ha coinvolto pasticceri da tutto il mondo, la Coppa del Mondo del Panettone 2024 ha finalmente annunciato i nomi dei finalisti, suddivisi in due categorie principali: il Panettone tradizionale e il Panettone al cioccolato.
A questa prestigiosa competizione, giunta ormai a un’importante fase finale, partecipano 42 professionisti provenienti da 17 Paesi diversi, tra cui Europa, Asia, America Latina, Stati Uniti e Australia. Spicca la nutrita presenza di maestri pasticceri italiani, e in particolare campani, che rappresentano con orgoglio la tradizione dolciaria del nostro Paese.
Per la categoria del Panettone tradizionale, un dolce simbolo del Natale, l’Italia conta diversi rappresentanti, tra cui molti provenienti dalla Campania. Tra questi, Pompilio Giardino del Panificio Pompilio di Adriano Irpino (Avellino) e Pasquale Pesce della storica Pasticceria Pesce 1896 ad Avella, sempre in provincia di Avellino, portano avanti con passione e dedizione l’arte della lievitazione naturale e dei sapori autentici. Anche dalla provincia di Napoli, un altro finalista campano, Francesco Lastra della Pasticceria Nunzio La Monica di Castellammare di Stabia, si è guadagnato un posto tra i migliori.
Categoria panettone tradizionale e categoria panettone al cioccolato
La Lombardia è ben rappresentata con la partecipazione di Damiano Pagani della Pasticceria Pagani di Dello (Brescia) e Maurizio Sarioli, vincitore del premio ‘Panettone senza confini 2023’, che lavora presso la Forneria Il Pane di Brescia. Dalla Sicilia, invece, Antonino Musumeci della Pasticceria Musumeci di Misterbianco (Catania) completa il quadro dei finalisti italiani per questa categoria, mostrando la varietà delle tradizioni italiane.
Per la categoria del Panettone al cioccolato, variante moderna e apprezzata a livello internazionale, anche qui l’Italia schiera una forte rappresentanza, soprattutto dalla Campania. Armando Pascarella, della Pasticceria Armando Pascarella di San Felice a Cancello (Caserta), Alessandro Slama di Dar Slama ad Ischia e Pasquale Marigliano della Pasticceria Marigliano a Nola portano avanti l’eccellenza campana anche in questa sezione. Da Santa Maria la Carità (Napoli) proviene invece Michele Somma della Pasticceria La Delizia, che si unisce a questa prestigiosa competizione con il suo panettone al cioccolato.
A questi talentuosi pasticceri campani si affiancano anche Pasquale Iannelli, di Casa Mastroianni a Lamezia Terme, e Roberto Moreschi, di Roberto Pastry & Bakery a Chiavenna, nella provincia di Sondrio, entrambi in rappresentanza delle rispettive regioni (qui troverete delle informazioni utili su delle trattorie famose in Campania).
Un concorso di portata mondiale
La Coppa del Mondo del Panettone è un evento di grande prestigio, ideato per valorizzare la tradizione e la qualità di questo dolce lievitato, diventato simbolo di eccellenza dolciaria italiana e ormai apprezzato in tutto il mondo. L’evento, che vede coinvolti professionisti della pasticceria a livello internazionale, è una celebrazione delle competenze artigianali, della creatività e del rispetto per gli ingredienti naturali, essenziali per la realizzazione di un prodotto di alta qualità.
Oltre alla competizione, la Coppa del Mondo del Panettone rappresenta anche un’occasione di scambio culturale e professionale tra i migliori pasticceri del pianeta. L’evento permette di promuovere l’arte pasticcera italiana e di fare incontrare tradizioni e innovazioni diverse, contribuendo a far conoscere il panettone in ogni angolo del globo.
Con i finalisti ora annunciati, l’attesa cresce per la premiazione che decreterà i migliori panettoni al mondo nelle rispettive categorie. I concorrenti italiani, e in particolare quelli campani, portano alta la bandiera della tradizione dolciaria nazionale, ma la competizione si preannuncia intensa, con sfidanti provenienti da culture diverse ma accomunati dalla stessa passione. La Coppa del Mondo del Panettone non solo celebra un dolce iconico, ma evidenzia anche la maestria dei pasticceri che, con passione e impegno, mantengono viva una tradizione destinata a superare confini e generazioni.