La storia segreta di Napoli attraverso un tour unico tra streghe, eretici e strumenti di tortura al Museo delle Torture. Un’esperienza che combina storia e leggenda nel cuore antico della città.
Napoli offre un viaggio unico e affascinante nel suo passato oscuro con un tour dedicato ai temi della stregoneria, delle eresie e dei tribunali dell’Inquisizione, che segnarono il Medioevo e il Rinascimento in Europa. Organizzato dall’associazione De Rebus Neapolis, il percorso si snoda tra i vicoli antichi della città, svelando storie di processi, roghi e personaggi che oscillano tra realtà e mito.
Una visita guidata nel cuore della città antica porta i partecipanti a esplorare questi temi inquietanti e a visitare il Museo delle Torture, che conserva strumenti originali e una copia del “Malleus Maleficarum,” il manuale medievale di riferimento per la caccia alle streghe.
Il tour permette di rivivere le vicende di figure come Aradia e Maria la Rossa, due donne ricordate per il loro legame con il mondo della magia e dei malefici. Napoli, infatti, tra il XIV e il XVII secolo fu un centro di interesse per i tribunali dell’Inquisizione e divenne teatro di processi e condanne.
Le guide esperte di storia ed esoterismo di De Rebus Neapolis accompagnano i partecipanti attraverso il Quadrilatero Greco, l’area più antica di Napoli, narrando storie vere e vicende documentate in archivi e cronache dell’epoca.
Un itinerario tra storia e mistero
Il percorso parte dal Duomo di Napoli, luogo di importanza storica, per poi attraversare i Decumani e arrivare al Museo delle Torture, dove si possono ammirare reperti originali e strumenti di tortura autentici. Ogni tappa del tour è pensata per immergere i visitatori nella cupa atmosfera del tempo, dalle aule in cui venivano emesse le sentenze fino ai luoghi dove si eseguivano le condanne.
La Basilica di San Domenico Maggiore rappresenta una delle tappe più significative del percorso: qui aveva sede uno dei più temuti tribunali dell’Inquisizione, che con i suoi processi e torture lasciò un segno indelebile nella storia della città.
Questo luogo è anche legato a uno dei personaggi più emblematici della lotta per la libertà di pensiero, Giordano Bruno. Proprio in questo ambiente Bruno avviò il suo percorso di pensatore eretico, che lo portò infine alla morte sul rogo a Roma.
Al Museo delle Torture i visitatori possono ammirare strumenti che i carnefici utilizzavano per estorcere confessioni e punire chi era ritenuto colpevole di eresia. La presenza di questi manufatti storici, compresi il celebre “Malleus Maleficarum” e dispositivi usati nei tribunali dell’epoca, offre un raro sguardo sulla brutalità dei processi inquisitori. Attraverso documenti storici e dettagliate spiegazioni fornite dalle guide, i partecipanti possono comprendere il contesto di una realtà spesso dimenticata.
Il tour si conclude a Port’Alba, un luogo ricco di simboli legati alle esecuzioni. Qui si trova un gancio di ferro, testimonianza dell’esecuzione di Maria la Rossa, giustiziata in questo angolo di Napoli dai giudici dell’Inquisizione.
Il tour dura circa due ore e inizia alle ore 18:00. Il punto d’incontro è in Via Duomo 147, davanti al piazzale della cattedrale, facilmente raggiungibile nel centro di Napoli. Per partecipare è richiesto un contributo: €16 per gli adulti e €13 per i ragazzi dai 7 ai 13 anni. La quota include il biglietto per il Museo delle Torture, una guida esperta e un supporto radio con auricolari monouso (qui troverete le informazioni su altri eventi a Napoli).
Come prenotare
Per prenotare è sufficiente inviare un messaggio WhatsApp al numero 3511258465, specificando il nome del tour, il nominativo di riferimento e il numero dei partecipanti (ad esempio: “streghe a Napoli ROSSI 3px“). Il pagamento può essere effettuato direttamente alla guida il giorno del tour.
Questo itinerario tra le ombre del passato napoletano è un’opportunità unica per scoprire il volto più misterioso della città, in un’esperienza che sa incantare anche gli animi più razionali, unendo storia documentata e un’ambientazione suggestiva che ricorda il lungo e complesso rapporto tra verità e leggenda.