A Capodimonte riparte il progetto degli orti urbani, sostenuto dal Comune di Napoli e dal Ministero dell’Ambiente, trasformando un’area degradata in uno spazio verde per scuole e comunità.
Dopo una breve interruzione delle attività, il progetto degli orti urbani di Capodimonte riprende vita, sostenuto dal Comune di Napoli e dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica. Questa iniziativa, che mira a promuovere uno spazio verde a beneficio degli abitanti locali e delle scuole, era stata sospesa a maggio per via di un’istruttoria aperta dalla Città Metropolitana di Napoli.
Tuttavia, ad agosto è giunto il via libera ufficiale dalla ex provincia, permettendo alla concessionaria di portare avanti il progetto, a cui sarà associato un protocollo d’intesa con le scuole del territorio. Il progetto ha come obiettivo principale la trasformazione di un’area abbandonata, precedentemente usata come discarica, in un luogo verde e sostenibile per la coltivazione urbana.
Tale progetto è ideato per creare un contesto vivibile per i cittadini, con spazi destinati alle attività delle scuole e delle famiglie del quartiere, nonché per offrire un luogo di aggregazione aperto e inclusivo. Grazie all’appoggio della III Municipalità e al patrocinio del Comune di Napoli, questo spazio si prefigge di essere un modello di recupero ambientale che risponde a bisogni sociali importanti per il contesto urbano di Napoli.
Apertura ai giovani e ai residenti: impegno per il futuro
Gli orti urbani di Capodimonte saranno accessibili anche agli studenti e agli abitanti del quartiere, con una particolare attenzione alle fasce della popolazione più vulnerabili. In questo contesto, è prevista la stipula di un protocollo d’intesa con le scuole locali, che potrà favorire l’uso gratuito di questi spazi da parte degli studenti durante le ore scolastiche e anche nel tempo libero.
L’obiettivo è incentivare l’educazione ambientale dei giovani e offrire uno spazio protetto e formativo, in cui apprendere e praticare tecniche di coltivazione e sviluppare una coscienza ecologica.
Nella prima fase del progetto, gli organizzatori hanno dedicato le proprie risorse alla pulizia del terreno, rimuovendo grandi quantità di rifiuti accumulati nel tempo e preparando il suolo per le attività di coltivazione.
Con il sostegno delle istituzioni, si prevede che i terreni ospiteranno presto coltivazioni di vario tipo, contribuendo anche alla sostenibilità alimentare locale. Gli organizzatori auspicano che questi orti diventino un punto di riferimento stabile per le comunità, offrendo l’opportunità di costruire legami sociali e sensibilizzare il quartiere sul valore degli spazi verdi.
Il valore sociale e ambientale del progetto
Gli orti urbani rappresentano non solo un’opportunità per migliorare l’ambiente, ma anche un’occasione per creare una rete di supporto tra i cittadini, che potranno frequentare lo spazio per socializzare e collaborare alla cura degli orti stessi.
La partecipazione attiva delle scuole e delle famiglie è incoraggiata anche attraverso progetti didattici e formativi, che vedono il coinvolgimento di studenti e insegnanti in attività all’aperto, orientate all’apprendimento di pratiche sostenibili (qui abbiamo parlato di un altro luogo magico da visitare a Napoli).
Il progetto degli orti urbani di Capodimonte mira a rappresentare un modello per la rigenerazione urbana, capace di offrire un impatto positivo che va oltre i confini del quartiere. L’iniziativa, infatti, si inserisce in un più ampio programma di recupero di spazi abbandonati e degradati, volto a creare aree verdi che rispondano ai bisogni sociali ed educativi della popolazione.
Grazie al patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, questa esperienza potrebbe fungere da esempio per altre realtà in cerca di soluzioni green che mettano al centro il benessere e la crescita collettiva.