Castello delle Cerimonie addio, arriva la revoca delle licenze: c’è la data che renderà esecutivo il provvedimento di chiusura de La Sonrisa, un locale simbolo che a anni ha attirato le attenzioni anche grazie al celebre programma televisivo.
Sta per concludersi davvero l’era della famiglia Polese con il celebre locale che ha reso celebre Sant’Antonio Abate, in provincia di Napoli. La notizia era nell’aria e adesso è arrivata anche l’ufficialità per la delusione non solo della proprietà ma anche di tantissimi clienti. Entro la fine di dicembre 2024, il celebre “Castello delle Cerimonie” terminerà le sue attività. Lo ha annunciato il sindaco del Comune napoletano, Ilaria Abagnale, con una nota ufficiale che fa chiarezza sul futuro della struttura.
“In vista della completa acquisizione a patrimonio del Comune del complesso immobiliare denominato ‘Grand Hotel La Sonrisa’, in seguito al verdetto irrevocabile della sentenza emessa lo scorso febbraio dalla Corte di Cassazione, gli uffici comunali hanno comunicato alle società interessate l’avvio delle procedure per la revoca delle licenze che porteranno alla cessazione delle attività alberghiera e di ristorazione entro fine dicembre 2024″, recita il comunicato.
Nessun lieto fine, dunque, per tanti che si aspettavano una possibile risoluzione di una questione che era arrivata anche in ambienti comunitari nel tentativo di salvaguardare, nonostante un abuso edilizio, tanti posti di lavoro all’interno della struttura.
La vicenda giudiziaria
La struttura, nota a livello nazionale anche grazie al programma televisivo dedicato, era già stata confiscata a febbraio 2024 in seguito a una lunga vicenda giudiziaria. Il percorso legale ha avuto inizio nel 2011, quando gli inquirenti contestarono una serie di abusi edilizi risalenti al 1979 su un’area di oltre 40mila metri quadrati.
A chiarire ulteriormente il quadro è stato il sindaco Abagnale: “A seguito di un verbale, di un preciso atto di indirizzo della Giunta comunale agli uffici e dopo la recente interlocuzione con la Prefettura di Napoli, sono state avviate tutte le procedure per l’acquisizione completa a patrimonio comunale del complesso immobiliare e dei terreni. Tali aree sono già di proprietà del Comune di Sant’Antonio Abate, in virtù di una sentenza passata in giudicato che sancisce la lottizzazione abusiva compiuta in quell’area”.
Gli step successivi
Gli ex proprietari, attualmente occupanti senza titolo della struttura, hanno ora un termine di 15 giorni per presentare eventuali controdeduzioni. “Successivamente, di concerto con Prefettura e Procura Generale di Napoli, sarà stabilito un cronoprogramma per le ulteriori fasi, al fine di arrivare in breve tempo alla completa acquisizione del bene a patrimonio comunale”, ha aggiunto il sindaco.
Nel frattempo, l’amministrazione comunale è al lavoro per definire il destino della struttura. “Sono in corso da settimane le riunioni di Consiglio comunale e Giunta per decidere le sorti della struttura, nell’interesse dell’Ente e di tutta la comunità abatese”, precisa la nota. L’obiettivo dichiarato è operare con “la massima trasparenza”, comunicando di volta in volta ogni fase successiva (qui abbiamo parlato di un altro evento importante che sta per caratterizzare la provincia di Napoli).
Con questa decisione, il “Grand Hotel La Sonrisa” si avvia dunque verso una nuova fase, mentre il Comune si prepara a integrare l’iconico complesso nel suo patrimonio, in un percorso che mira a trasformare un luogo simbolo per il territorio.