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“32 dicembre”: il capolavoro di De Crescenzo sul Capodanno napoletano

Eduardo De Crescenzo, regista e sceneggiatore napoletano, ha svolto un ruolo fondamentale nell’ambito cinematografico, contribuendo in modo significativo alla rappresentazione della cultura e dell’identità di Napoli. Il suo cinema si distingue per la capacità di catturare l’anima della città, trasformando gli scenari urbani e le dinamiche sociali in opere cinematografiche incisive e autentiche.

De Crescenzo ha spesso raccontato storie che riflettono la vita quotidiana, la commedia e il dramma della gente comune di Napoli. La sua filmografia, caratterizzata da una forte impronta napoletana, ha contribuito a preservare e diffondere la ricchezza culturale della città.

Attraverso le sue opere, ha affrontato temi universali come l’amore, l’amicizia e la famiglia, intrecciandoli con l’identità e la tradizione napoletane. Il suo cinema ha agito come ponte tra il locale e l’universale, portando il pubblico a comprendere e apprezzare la vita nella complessa Napoli.

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Cast e storie di 32 dicembre di De Crescenzo

De Crescenzo ha fornito una piattaforma per talenti locali, incoraggiando la partecipazione di attori e professionisti napoletani nei suoi progetti cinematografici. Ciò ha contribuito a consolidare Napoli come un centro importante per l’industria del film italiana.

L’intellettuale napoletano ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama cinematografico di Napoli, preservando e celebrando la cultura e l’anima della città attraverso le sue opere.

32 dicembre” uno dei film più significativi di Luciano De Crescenzo, rappresenta una commedia suddivisa in episodi che verrà trasmessa su Rai 3 il 1° gennaio 2024 alle ore 14.35. Diretto da De Crescenzo e prodotto da Mario Orfini ed Emilio Bolles per Medusa Distribuzione, il film vede la sceneggiatura di Lidia Ravera e del regista stesso, con la scenografia di Carlo Leva e il montaggio di Anna Rosa Napoli.

Il cast, tra cui Luciano De Crescenzo, Benedetto Casillo, Vanessa Gravina e altri, dà vita a episodi come “Ypocrites” e “La gialla farfalla“, raccontando storie umoristiche ambientate tra Roma, Capri e Napoli.

La trama segue personaggi come il cavalier Sanfilippo, che si fa passare per Socrate, una donna di 65 anni che decide di sposarsi, e un disoccupato napoletano alle prese con il Capodanno.

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Alfonso, uomo povero e distrutto, si trova angosciato dal fatto di non poter regalare ai suoi figli i tradizionali botti di Capodanno a causa della sua limitata disponibilità economica.

Passa l’intera giornata cercando invano di ottenere denaro da amici, ma raccoglie solo rifiuti. Il fratello offre soldi, ma a condizione che Alfonso si sottoponga a un’umiliazione pubblica, dichiarando di aver speso tutti i soldi dell’eredità paterna.

Ribellandosi, Alfonso decide di ritornare a casa a mani vuote, consolando i suoi figli con la promessa che, non appena sarà possibile, festeggeranno il Capodanno in un giorno qualsiasi.