Campi Flegrei, i segnali chiari dell’ultima eruzione (ma la vulcanologa rassicura)

L’esperta vulcanologa, la dottoressa Lucia Pappalardo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ha analizzato i segnali premonitori e il rischio di un’eruzione nei Campi Flegrei in un intervento ai microfoni di Radio Cusano.

La crisi bradisismica in atto, iniziata nel 2005, è stata collegata all’attività sismica, caratterizzata da terremoti di magnitudo non elevata ma superficiali, che vengono avvertiti chiaramente in un’ampia area.

La vulcanologa rassicura che non ci sarà un’imminente eruzione

Nonostante le scosse siano ben percepite, la dottoressa ha rassicurato sul fatto che al momento non ci sono segnali di un’imminente eruzione vulcanica. Le scosse sono correlate al bradisismo, i cicli periodici di sollevamento e abbassamento del suolo.

Riguardo alle eruzioni passate, l’ultima risale al 1538, e quelle precedenti si sono verificate millenni prima. Questo tipo di vulcano ha periodi di riposo molto lunghi, e al momento non ci sono elementi comuni tra l’attuale crisi bradisismica e le eruzioni passate.

La dottoressa ha anche sottolineato che, sebbene la situazione attuale non indichi un’imminente eruzione, il vulcano resta sempre pericoloso dato che è attivo. Il futuro lo deciderà il vulcano. La crisi bradisismica è in corso e potrebbe durare ancora per anni.

Campi Flegrei: segnali chiari dell’ultima eruzione

Ha fatto un confronto con l’ultima eruzione, sottolineando che quella volta ci furono segnali premonitori intensi, inclusa un’attività sismica significativa e un notevole sollevamento del suolo nelle settimane precedenti all’eruzione. La popolazione si allontanò spontaneamente dalla zona circostante la caldera a causa della chiarezza dei segnali.

In merito all’accentuata puzza di zolfo segnalata dai residenti, la vulcanologa ha chiarito: “Al momento si trova nei Campi Flegrei e non rileva un forte odore di zolfo. Questo può variare a seconda dei venti ed è un fenomeno comune in quella zona, indipendente dalla crisi bradisismica.”

La dottoressa ha rassicurato il pubblico sull’attento monitoraggio dei vulcani, 24 ore su 24, nella regione napoletana, compreso il Vesuvio, e ha affermato che l’evoluzione dei fenomeni verrà registrata e valutata prontamente, garantendo la tranquillità della popolazione.