Il ritorno di Walter Mazzarri sulla panchina del Napoli segna una svolta significativa per la squadra azzurra, che ha deciso di congedarsi da Rudi Garcia a causa di un avvio di campionato al di sotto delle aspettative.
Con davvero pochi punti raccolti e troppi pochi gol segnati, i campioni in carica sembrano aver smarrito non solo la vita della vittoria, ma anche il gioco brillante e le idee che li caratterizzavano.
La scelta di reintegrare Mazzarri come allenatore è stata motivata dalla necessità di riaccendere la scintilla, un elemento vitale che solo chi comprende appieno la dinamica di una piazza calda come Napoli può portare.
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La vecchia formazione del Napoli di Mazzarri: incisa nella mente dei tifosi
La speranza è che il tecnico toscano, con la sua esperienza e il suo approccio deciso, possa ridare alla squadra quella brillantezza e aggressività che sembravano smarrite sotto l’ombra del Maradona.
Mazzarri, già alla guida degli azzurri dal 2009 al 2013, ha lasciato un segno indelebile, giocando con il 3-4-2-1 e valorizzando giocatori chiave come Lavezzi e Cavani. Nella stagione 2011-12, il suo undici tipo comprendeva questi giocatori:
Morgan De Sanctis, Hugo Campagnaro, Paolo Cannavaro, Salvatore Aronica; Christian Maggio, Gokhan Inler, Walter Gargano, Camilo Zuniga; Marek Hamsik, Ezequiel Lavezzi, Edison Cavani.
Oggi, Mazzarri trova un Napoli tatticamente e tecnicamente superiore in ogni reparto. La proposta di gioco si adatterà al 4-3-3, un sistema caro al presidente De Laurentiis e ai tifosi azzurri. La formazione ipotizzata dovrebbe essere la seguente:
Gollini; Di Lorenzo, Rrahmani, Natan, Olivera; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Politano, Osimhen, Kvaratskhelia in attacco.
L’aspettativa è che Mazzarri, con la sua visione consolidata e la conoscenza approfondita della squadra, possa rinnovare lo spirito competitivo del Napoli.
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La sua capacità di plasmare e potenziare il talento individuale, unita a una solida tattica di gioco, è vista come la chiave per risollevare la squadra dalle difficoltà recenti.
Gli appassionati azzurri ora guardano con interesse e speranza a questo nuovo capitolo guidato da Mazzarri, nella speranza di rivivere l’epoca d’oro della formazione “Cavani-Hamsik-Lavezzi”.