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Qualità della vita, perché Napoli è ancora in fondo alla classifica

L’amore dei napoletani per la propria città è un legame profondo e appassionato che si manifesta in molteplici modi. Napoli, con la sua storia ricca, la spessa cultura e la calorosa ospitalità, si insinua nel cuore di chi la abita con un affetto unico.

I napoletani amano la loro città non solo per i suoi monumenti storici, ma anche per l’atmosfera vivace dei quartieri, l’arte della cucina partenopea e la tradizione musicale che risuona per le strade.  Questo amore è evidente nelle celebrazioni ferventi, nelle festività colorate e nell’orgoglio palpabile che i napoletani manifestano ogni giorno.

Purtroppo però, per certi versi, si tratta anche di un amore malato. Perché ancora una volta la città partenopea è finita in fondo alla classifica per quanto concerne tutti gli indicatori di vivibilità.

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Napoli peggiora per la qualità della vita dei suoi cittadini

Il Sole 24 Ore ha recentemente redatto una significativa classifica delle città italiane basata sulla qualità della vita. Gli indicatori considerati comprendono tutta una serie di fattori, da quelli primari a quelli secondari, per comprendere la vivibilità di un ambiente.

Nel contesto delle città campane, il Comune di Benevento ha conseguito un risultato rilevante piazzandosi al 78º posto, con un punteggio che ha registrato un aumento di +4 rispetto al 2022. Posizioni di rilievo sono state raggiunte anche da Avellino, classificatasi al 79º posto, Salerno al 80º e Caserta al 98º.

Al contrario, Napoli ha chiuso la graduatoria occupando il 105º posto, rappresentando l’unico capoluogo campano che ha subito un significativo peggioramento rispetto all’anno precedente. Ma perché?

Gli indicatori presi in considerazione sono novanta, suddivisi in sei gruppi:

  • ricchezza e consumi
  • affari e lavoro
  • ambiente e servizi
  • demografia
  • società e salute
  • giustizia e sicurezza
  • cultura e tempo libero

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Il Sole 24 Ore, cercando di fornire una spiegazione a tale collocazione, ha attribuito il peggioramento di Napoli a una crescente densità abitativa. Da non sottovalutare sono anche le preoccupazioni legate all’aumento della criminalità predatoria e agli indicatori occupazionali che, purtroppo, non presentano segnali incoraggianti.