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“A sagliuta a Sant’Anna”, da Sant’Antonio Abate a Lettere: perché si va a piedi

Le feste religiose e i culti in Campania svolgono un ruolo vitale nella cultura e nella coesione dei suoi abitanti. Questi eventi celebrano la fede, preservano tradizioni millenarie e promuovono la condivisione di valori comuni, rafforzando così l’identità e la solidarietà della comunità.

Tra le tradizioni legate alla religione più interessanti del territorio c’è senza dubbio il culto di Sant’Anna a Lettere, dove si erige il santuario ormai dedicato a questa importante figura della religione cattolica, che viene onorata annualmente con un pellegrinaggio da parte di tutti i fedeli più devoti.

Questo pellegrinaggio annuale da Sant’Antonio Abate a Lettere è noto come “‘A sagliuta a Sant’Anna” ed è una pratica radicata nella storia e nella cultura di questa comunità, che risale a tempi antichi. L’evento, che si svolge in onore di Sant’Anna, la Santa Patrona del borgo, rappresenta una dimostrazione tangibile di quanto sia profonda e viva la devozione dei residenti di Sant’Antonio Abate.

Origine storica de “‘A sagliuta a Sant’Anna”

L’origine di questa tradizione risale al periodo precedente al 1929, quando Sant’Antonio Abate era una frazione del comune di Lettere. La popolazione del paese intraprendeva un pellegrinaggio a piedi fino a Lettere per venerare Sant’Anna, un rituale che continua a prosperare fino ai giorni nostri.

Questo gesto di devozione ha attraversato generazioni, mantenendo intatta la sua importanza nella vita della comunità. La rinascita di questa antica usanza è dovuta all’impegno del Comitato Sant’Antuono, che ha collaborato con associazioni locali e il Comune di Sant’Antonio Abate per revitalizzare l’antica tradizione.

Questa iniziativa ha riscosso un notevole successo, portando sia giovani che anziani a percorrere l’antica mulattiera tra i due comuni, ovvero una strada particolarmente intricata, dura e in salita, tra momenti di stanchezza e di gioia.

“A’ sagliuta a Sant’Anna” è un evento che combina devozione religiosa e folklore. Durante il percorso, un gruppo di suonatori di tammorra accompagna il corteo, esibendosi ad ogni tappa e dettando il ritmo della camminata.

Questi momenti di allegria popolare si alternano alla recita del Santo Rosario e ai canti in dialetto antico, gli stessi che le donne della comunità cantavano lungo il percorso per invocare grazie e benedizioni.

“‘A sagliuta a Sant’Anna” rappresenta un legame indelebile tra Sant’Antonio Abate e Lettere, una tradizione che continua a unire la comunità in un sentimento di devozione e cultura condivisa.