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Allerta Reggia di Caserta: l’inquinamento la sta danneggiando

È la dimora reale più grande al mondo, nonché uno dei più importanti complessi museali. No, non è Versailles, ma la Reggia di Caserta. Fu Carlo di Borbone, allora re di Napoli, ha decidere di far costruire il palazzo reale del capoluogo campano.

Stava vivendo una forte competizione con la Francia e con la famiglia reale francese, al punto tale da voler fare edificare una struttura che fosse in grado di sfidare l’altrettanto bellezza di Versailles sia dal punto di vista della grandezza, che della magnificenza.

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Reggia di Caserta, gravi danni provocati dall’inquinamento

Il re scelse di affidare i lavori all’architetto Luigi Vanvitelli che sopraggiunse a Caserta solo nel 1751 ed iniziò immediatamente la progettazione dell’imponente palazzo. Esattamente un anno più tardi, e con una solenne cerimonia, venne apposta la prima pietra. I lavori terminarono nel 1845.

All’interno della grande struttura sono presenti 1200 stanze e sono state contate 1742 42 finestre. All’interno sono conservate opere dei più grandi artisti italiani italiani. Non da meno, ovviamente, l’immenso parco che si estende per circa 3 km.

Proprio di recente, però, sono stati condotti degli studi circa il collegamento tra l’inquinamento e il degrado del patrimonio culturale. Secondo gli studi condotti da Enea, uno degli edifici più colpiti è proprio la Reggia. Di seguito le parole della ricercatrice Teresa La Torretta.

La dottoressa ha spiegato quanto l’inquinamento atmosferico, causato prevalentemente dall’industrie, abbia contribuito oltre modo a creare dei danni alla dimora reale di Caserta. Sono state rinvenute cifre molto alte per quanto riguarda le emissioni di ossidi di azoto.

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È stato possibile, inoltre, giungere ad una importante conclusione: secondo quanto affermato dalla dottoressa La Torretta una delle soluzioni più facili da adottare e da ricercarsi nella riduzione del traffico veicolare, provando ad optare non solo sul trasporto pubblico, ma anche sul automobili a basse emissioni.