Il noto chef Antonino Cannavacciuolo continua a espandere il suo impero culinario con l’inaugurazione del suo nuovo locale di street food napoletano, denominato “Antonino – Il Banco di Cannavacciuolo“.
Il locale, una collaborazione tra Cinzia e Antonino Cannavacciuolo e MyChef Italia (la società che gestisce parte della ristorazione), ha aperto ufficialmente le sue porte il 29 novembre 2023. Occupando uno spazio di 132 metri quadrati, il Banco offre una ristorazione rapida e di qualità, con un menù che celebra la tradizione gastronomica napoletana.
L’offerta culinaria del Banco di Cannavacciuolo è ricca e variegata, con specialità come arancini, fiori di zucca ripieni, cuoppi, cuzzetielli, pizze, parmigiana di melanzane e lasagne.
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Antonio Cannavacciuolo apre un piccolo angolo per lo street food napoletano
Il menù, ricco di piatti che parlano uno spiccato dialetto campano, si estende anche alla selezione di dolci, tra cui babà, pastiere e aragostine.
Il locale non si limita a offrire la possibilità di consumare i piatti su tavoli e sgabelli, ma consente ai viaggiatori in transito di acquistare molte delle prelibatezze da asporto. Inoltre, gli appassionati della cucina napoletana possono portarsi a casa o in viaggio i prodotti a marchio Cannavacciuolo, disponibili nello spazio market del punto vendita.
Questo progetto, già presente all’Outlet di Vicolungo e nel borgo di Orta San Giulio, fa ora la sua comparsa a Malpensa, nel Terminal 1 delle partenze, estendendo così la sua presenza nel quadrante d’Italia focalizzato sulla provincia di Novara, che circonda il grande scalo aeroportuale.
La decisione di aprire il Banco a ridosso delle festività natalizie suggerisce la possibilità di deliziarsi con il famoso panettone di Antonino Cannavacciuolo, che ha fatto anche discutere in passato per il prezzo.
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Questa nuova aggiunta a Malpensa amplia ulteriormente il già vasto gruppo di hospitality gestito da Cinzia e Antonino Cannavacciuolo.
Che include il rinomato ristorante Villa Crespi, il network di resort Laqua Collection tra Piemonte, Toscana e Campania, i Cannavacciuolo Bistrot di Torino e Novara (che funge anche da caffè), e i due già esistenti “Antonino – il Banco di Cannavacciuolo”.
