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Arriva la nuova pizza “napoletana” di Vincenzo Capuano: ecco cosa si è inventato

La pizza è una pietra miliare della cultura napoletana, una tradizione culinaria che ha radici profonde nel tessuto sociale della città. Oltre a essere un piatto amato e diffuso a livello globale, la pizza rappresenta un’icona dell’identità napoletana.

Nei recenti anni, si è assistito a una rinascita nell’arte della pizza, con pizzaioli audaci e creativi che abbracciano nuove tecniche e sperimentano con ingredienti innovativi. L’evoluzione degli impasti, con levitazioni lente e accorti dosaggi di ingredienti, sta portando la pizza a nuove vette di perfezione artigianale.

Questa rivoluzione culinaria è una testimonianza dell’abilità e della passione dei pizzaioli napoletani nel preservare e reinventare una tradizione che risale a secoli. Le nuove ricette, talvolta audaci e inaspettate, testimoniano la continua ricerca di eccellenza nel mondo della pizza. Tra i pizzaioli più seguiti e più social del momento troviamo certamente Vincenzo Capuano, che sta facendo parlare di sé per la suo nuova creazione.

Vincenzo Capuano propone una nuova pizza che ricorda l’antichità

Da poco sui social il pizzaiolo Vincenzo Capuano ha pubblicato la ricetta di una nuova pizza (video allegato a fine articolo) che sta proponendo nel suo locale. Si tratta di una pizza che ha per base il fior di latte di Napoli, che viene poi cotta nel forno per farlo sciogliere per bene e regalare un’esperienza culinaria straordinaria ai clienti.

L’obiettivo è ovviamente unire la morbidezza del formaggio che si fonde armoniosamente con la croccantezza della base. Una volta completata la cottura, il pizzaiolo aggiunge del prosciutto crudo, dei succosi fichi e del formaggio grattato, tutto a crudo.

Il prosciutto dona una nota salata e intensa, mentre i fichi regalano un tocco dolce e fruttato. Il formaggio grattato a crudo aggiunge una consistenza cremosa e un sapore robusto. Questa combinazione equilibrata di ingredienti offre un’esperienza gastronomica importante, che però sta dividendo i napoletani, tra chi apprezza questa idea e chi condanna l’uso della frutta sulla sacra pizza.

Tuttavia è buona cosa ricordare che la combinazione di prosciutto e fichi affonda le sue radici nell’Antica Roma, dove i fichi venivano consumati con pane o focacce non lievitate.

 

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Questa unione, inizialmente considerata “cibo dei poveri“, è ora sinonimo di innovazione controversa e cibo gourmet. L’accostamento, secoli dopo, rimane un’icona dell’estate nella capitale ma anche a Napoli, continuando ad ispirare chef e pizzaioli.