Caffè sospeso: come nasce davvero il gesto napoletano

Il popolo napoletano si è distinto spesso nel corso della storia per una grande generosità mostrata non solo all’Italia ma anche al mondo intero. Con gesti di estrema solidarietà e partecipazione emotiva senza precedenti.

Sarebbero impossibili da elencare tutti, perché sono stati davvero tanti gli esempi nel corso della storia. Tra questi c’è sicuramente il caffè sospeso.

Il caffè sospeso a Napoli

Questa bevanda è una vera icona della tradizione napoletana, ma pochi conoscono la reale storia del “caffè sospeso”. Cominciamo dal raccontare come e quando è nato questo gesto di estremo amore per il prossimo.

Solo nel XIX secolo il caffè è diventato popolare a Napoli grazie all’emergere dei primi venditori ambulanti di questo prodotto. Questi ambulanti giravano per le strade della città con due grandi contenitori, uno pieno di caffè e l’altro di latte.

Gridando alla folla per poter vendere il loro prezioso prodotto. Sebbene queste figure ormai siano scomparse, hanno svolto un ruolo fondamentale nella cultura napoletana.

Come è nato questo gesto di amore per il prossimo

Tuttavia, è durante la Seconda Guerra Mondiale che si sviluppò la consuetudine del “caffè sospeso”. In un periodo di estrema difficoltà, la gente era solita pagare per due tazze di caffè: una per sé stessi e una per chi non poteva permetterselo.

Quando veniva chiesto ai napoletani se volessero un caffè la risposta era spesso data con gioia e felicità, accompagnata dalla richiesta di una tazza di caffè da offrire in cambio.

È proprio per questo motivo che oggi questa tradizione si è diffusa non solo a Napoli, ma anche in tutta Italia e nel resto del mondo.

Nel 2010, in occasione del 150º anniversario di attività, il Caffè Gambrinus ha voluto riprendere questo nobile gesto di gentilezza, al fine di riportare alla luce una delle tradizioni più importanti della cultura partenopea.

L’esempio di Luciano De Crescenzo

Anche il celebre scrittore e filosofo Luciano De Crescenzo, nel suo libro intitolato “Il caffè sospeso”, ha scritto: Quando qualcuno è felice a Napoli, offre due caffè: uno per sé stesso e un altro per qualcun altro. È come offrire un caffè al resto del mondo.

Proprio così, sembra proprio questa la filosofia di vita che caratterizza il popolo napoletano, amato dai turisti di tutto il mondo.