Le città fantasma in Campania
Con l’avvicinarsi di Halloween, la Campania svela i suoi segreti più oscuri e meno conosciuti: le città fantasma, lasciate nell’oblio e dimenticate dai turisti.
Questi borghi, noti come appunto “fantasmi”, raccontano storie di abbandono e solitudine.
Queste città abbandonate sono un affascinante riflesso di un passato glorioso ora immerso nell’oblio.
Mentre Halloween si avvicina, è difficile non sentire una certa magia in questi luoghi, dove il tempo sembra essersi fermato.
Le strade deserte e le case vuote raccontano storie di vite passate, di speranze abbandonate e di una comunità che un tempo prosperava. In questo contesto, la tradizione anglosassone di Halloween acquista una nuova profondità.
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Le città fantasma della Campania diventano il palcoscenico perfetto per celebrare la festa anglosassone di Halloween, dove il confine tra il mondo dei vivi e dei morti sembra sottile e permeabile.
E così, tra le rovine e le strade deserte, si può percepire un senso di mistero e di connessione con il passato che rende questa festa ancora più speciale.
San Severino di Centola, situata nella provincia di Salerno, è uno di questi luoghi. Abbandonata agli inizi degli anni ’90, ora è avvolta in un sinistro silenzio, interrotto solo dal sussurrare del vento tra le vecchie case di pietra.
Nella provincia di Caserta sorge San Pietro Infine, un borgo dimenticato da oltre mezzo secolo. Le strade, un tempo vibrate di vita, ora giacciono deserte, mentre edifici crollati raccontano storie di un passato glorioso.
Aquilonia, nella provincia di Avellino, è conosciuta come “Carbonara” per via delle sue miniere di carbone. Ora, questo paese abbandonato è un testimone silente di un’epoca passata, dove l’attività mineraria dominava l’orizzonte.
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Infine Roscigno Vecchia, nella suggestiva provincia di Salerno nel cuore del Cilento, è un altro esempio di città fantasma. Le sue strade lastricate, ormai coperte di erba, conducono a edifici dalle facciate sbrecciate, testimoni mutevoli del tempo che è trascorso.
