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Castello di Gesualdo, spettacolo in Campania: storia e dove si trova

Il Castello di Gesualdo, maestosa struttura situata nell’omonimo comune della provincia di Avellino, svela una storia avvincente che abbraccia secoli di evoluzione architettonica e artistica.

Inizialmente sede di comando dei possedimenti feudali della potente famiglia Gesualdo, il castello divenne la dimora del principe Carlo Gesualdo, figura di spicco nella storia della musica polifonica moderna.

Caratterizzato da quattro torrioni circolari, cortine cinte da rivellini e una corte centrale, il maniero attinge a uno stile architettonico che mescola elementi gotici e rinascimentali, con una facciata che richiama gli schemi dell’Ottocento.

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La storia del castello di Gesualdo

Le origini del castello sono ancora avvolte nel mistero, con due teorie in competizione. Una ipotizza la sua costruzione nel VII secolo, durante l’epoca longobarda, per difendersi dalle minacce dell’imperatore bizantino Costante II. L’altra tesi colloca la costruzione nel IX secolo, voluta da Radelchi I di Benevento per difendere i confini sud delle sue terre.

Nonostante le incertezze sulle origini, i primi documenti risalgono al XII secolo, durante la dominazione normanna. Guglielmo d’Altavilla, il primo signore del castello, e la sua famiglia ne furono i possessori per cinque secoli.

La trasformazione più significativa avvenne alla fine del 1500, quando Carlo Gesualdo rinnovò completamente la struttura, trasformandola in una corte rinascimentale e aggiungendo nuovi elementi, come il teatro, che riflettevano la sua personalità artistica.

Sebbene il castello abbia subito rimaneggiamenti, restauri e modifiche nel corso dei secoli, nel 1855 passò alla famiglia Caccese, che ne modificò ulteriormente la struttura, collegandola a piazza Neviera.

Eventi contemporanei hanno lasciato il segno sulla storia del castello, come il terremoto del 1980, che lo danneggiò profondamente, e i lavori di recupero iniziati nel 2000, ancora in corso.

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Nel dicembre del 2015, finalmente, il castello ha riaperto le sue porte al pubblico, divenendo un luogo di incontri culturali, concerti e manifestazioni dedicati alla memoria di Carlo Gesualdo.

La sua storia complessa, unita alle influenze architettoniche di diverse epoche, si riflette oggi in un patrimonio artistico e culturale che continua a incantare i visitatori.