Nel ricco panorama dei detti napoletani, uno dei più affascinanti è senza dubbio “Chi tene ‘a lengua va’ in Sardegna.” Tradotto letteralmente, significa “Chi ha la lingua vada in Sardegna,” ma il suo significato è molto più profondo.
Questo detto riflette l‘importanza della domanda e dell‘informazione quando ci si avventura in territori sconosciuti.
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Il detto suggerisce che quando non si conosce qualcosa o si sta cercando una direzione, la cosa migliore da fare è porre domande. In questo caso, la Sardegna è usata come metafora per un luogo sconosciuto. L’idea di andare in un luogo sconosciuto senza chiedere informazioni è vista come un comportamento imprudente e avventato.
La lezione contenuta in questo detto è universale. Spesso, nell’entusiasmo o nell’orgoglio, le persone possono essere riluttanti a chiedere aiuto o informazioni quando ne hanno bisogno. Tuttavia, la saggezza sta nel riconoscere quando è necessario porre domande. La domanda è un modo di acquisire conoscenza e di evitare errori costosi o rischi inutili.
La frase può anche essere interpretata come un avvertimento, in quanto qualcuno potrebbe mettere in guardia un avventuriero sconsiderato che sta per intraprendere un viaggio o un’impresa senza la dovuta preparazione. La risposta comune a questo avvertimento è che basta informarsi dalle persone locali per ottenere le necessarie indicazioni.
Inoltre, il detto mette in evidenza l’importanza di comunicare e scambiare informazioni nelle comunità. La Sardegna potrebbe essere vista come un luogo in cui la conoscenza locale è preziosa e accessibile attraverso il dialogo.
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“Chi tene ‘a lengua va’ in Sardegna” , insegna che la saggezza risiede nella capacità di riconoscere quando è necessario chiedere aiuto o guida. È una lezione che si applica a molte sfere della vita, incoraggiando la comunicazione aperta e l’umiltà nell’affrontare le sfide sconosciute.