Categorie: Storia e Tradizione

Cosa si doveva mangiare a Napoli il 23 dicembre secondo Eduardo De Filippo

Scritto da:
Pina D'Onofrio

In Natale in Casa Cupiello, l’opera teatrale più importante di Eduardo De Filippo, si racconta tanto di Napoli e dell’atmosfera delle feste che si vive da sempre nel capoluogo campano anche nelle famiglie non benestanti.

Dove il sentimento e l’amore emerge con forza dagli affetti più intimi. Il protagonista della commedia, Luca Cupiello, riesce a lasciare tantissimi messaggi con una delle rappresentazioni più commuoventi e significative della sua teatralità.

In questa commedia si possono trarre davvero tanti spunti, dai preparativi del presebbio alle tradizioni che portano al Natale e alle feste, comprese le abitudini a tavola come la preparazione del capitone proprio alla Vigilia.

Ma in pochi forse ricordano che Luca offre uno spunto anche su quello che si deve mangiare nel giorno dell’antivigilia, e lo fa in un momento particolare della commedia, dopo un grande spavento per lui e il resto della famiglia.

Infatti dopo una delle tante discussioni in presenza della moglie (donna Cuncetta) e sua figlia (Ninuccia) arriva in casa anche suo fratello Pasqualino e suo genero Nicolino, marito di Ninuccia. Tutti dopo lo spavento si riprendono dallo choc: donna Concetta sta bene.

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Cosa decide di mangiare Eduardo il 23 dicembre

Ma il suo improvviso malore le impedisce di andare a fare la spesa della Vigilia di Natale e quella del giorno prima, il 23 dicembre, l’antivigilia. Qualche ora prima Concetta aveva chiesto a Luca cosa volesse mangiare.

“Questa è un’altra tortura mattutina: Cuncè che te lo dico a fare, io ti dico una cosa e tu ne fai un’altra. Io direi facciamo un po’ di brodo vegetale che ci dobbiamo mantenere leggeri. Domani è quel santo giorno e oggi ci risparmiamo” risponde il padrone di casa.

“Poi a me mi piace pure, con la patata e la cipolla come solo tu sai fare” aggiunge Luca. Ma poi il malore della moglie sconvolge i piani. Nicolino si propone di accompagnare la Concetta per la spesa della Vigilia e anche lui chiede a Luca cosa volesse mangiare.

“Ma cosa dovete fare con questo brodo vegetale, voi vi dovete sostenere. Adesso vi faccio portare una bella gallina ribatte Nicolino. “Tu mi porti la gallina ma io mi faccio il brodo vegetale con 500 grammi di tubetti risponde Luca.

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Insomma, in casa Cupiello nella giornata dell’antivigilia ci si deve mantenere leggeri in vista delle grandi abbuffate del 24-25-26 dicembre, una tre giorni ricca di sapori e tradizioni che in particolar modo a Napoli sono da onorare e da rispettare a tavola.

Scritto da:
Pina D'Onofrio