Eventi

Cosa si mangia a Napoli il 31 dicembre: la tradizione vuole questo

Scritto da:
Sara Madonna

Si è quasi pronti per dare il via al classico cenone di Capodanno, passando ovviamente prima per quello della vigilia di Natale e poi il pranzo del 25 e 26. Mentre per il 24 è consuetudine iniziare con un menù di mare, per i restanti pranzi si opta per pietanze di carne o addirittura come vuole la tradizione con la tipica minestra di Santo Stefano.

Ma per quanto riguarda la cena prevista per l’ultimo giorno dell’anno, almeno a Napoli le portate sono tutte a base di pesce. E nonostante si parli di pietanze pregiate e alimenti di base salutari, il menù alla napoletana lo rende ricco di calorie per la precisione circa 1900 kcal a testa, ma anche qualcosa in più.

Potrebbe interessarti: Cenone Natale, il più calorico è quello di Napoli: differenze con Roma e Milano

Cena di San Silvestro, il menù tipico

Proprio perché la tradizione vuole che il cenone sia di pesce, a discapito degli amanti della carne, bisognerà informarsi sulle portate tipiche da dover preparare. Di base un qualunque menù napoletano prevede già numerose varietà di pietanze, a cominciare dagli antipasti per poi terminare con l’infinità di dolci.

A dare il via solitamente sono le tartine di salmone, ostriche, cannolicchi, datteri di mare, tartufi di mare, caviale fresco. Tutto rigorosamente crudo, come da tradizione partenopea. Per poi proseguire con i primi piatti, generalmente presenti a scelta tra due portate, e i principali solo i spaghetti ai frutti di mare o con l’astice, oppure vermicelli con vongole e gamberoni. Ma per chi vuole essere più moderno e distaccarsi dalla tradizioni, si preparano dei ravioli ripieni di pesce o lasagne di mare (come ad esempio, del pesce spada a rimpiazzare la carne).

Potrebbe essere di tuo gusto: I 5 piatti che non mancheranno mai sulle tavole dei napoletani a Natale

Insomma la regola principale è che sia tutto a base di mare, anche per i secondi come l’immancabile capitone o baccalà fritto, assieme allo stoccafisso con olive, orata al forno o altri pesci con patate. Tutto ovviamente accompagnato da dei contorni come l’insalata di rinforzo o broccoletti a limone, i quali accompagnano tutto il periodo natalizio. A portare un po’ di fortuna, invece saranno le lenticchie con il cotechino. Infine la tavola viene imbandita di dolci, dal ritrovato panettone ai rococò mustaccioli e struffoli.

Come sempre la regola di Napoli è quella “dell’abbuffarsi”, ma d’altronde come non farlo con la vasta scelta di prodotti tipici e tradizioni. 

 

Scritto da:
Sara Madonna