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“Doppo Natale friddo e famme”: il significato di questo detto napoletano

Mentre Napoli si rivela come un mondo a sé, un’esperienza unica emerge durante le festività natalizie. I napoletani, abili narratori di proverbi, hanno creato uno straordinario detto: “Primma ‘e Natale nun friddo né fame, doppo Natale friddo e famme.”

La peculiarità partenopea nel vivere il Natale come un’eterna celebrazione annuale si intreccia con il significato del proverbio, originato a Ponza e diffusosi nel Sud Italia.

IL significato letterale di questo proverbio

La frase cattura l’essenza dell‘inverno festoso: prima di Natale, nonostante le temperature rigide, si avverte un calore speciale nell’aria, un mix di entusiasmo e decorazioni natalizie. Questa prima parte riflette la magia delle festività, dove le la condivisione di cibi gustosi crea un’illusione di calore e abbondanza. Il Natale diventa un momento di gioia, generosità e calore umano, in cui le preoccupazioni quotidiane sembrano temporaneamente placate.

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Tuttavia, dopo l’Epifania, il freddo invernale si manifesta senza pietà. Il proverbio diventa una metafora della fine delle festività, quando l’entusiasmo svanisce, gli addobbi riposano e l’inverno rivela la sua vera natura senza alcun filtro. Dopo che le celebrazioni sono terminate, il calore si dissipa, lasciando spazio al vero inverno e alle difficoltà quotidiane. La “famme” (fame) indica non solo la carenza di cibo, ma anche la mancanza di calore umano e conforto che caratterizzano la routine quotidiana.

Coltivare il calore umano e la generosità non solo durante le feste

Nel contesto alimentare, il detto sottolinea che durante le festività, anche le famiglie economicamente svantaggiate celebrano con ricchezza culinaria. Tutti, indipendentemente dalla condizione economica, godono dei prelibati piatti natalizi a base di pesce. Tuttavia, dopo Natale, l’abbondanza lascia spazio alla cruda realtà e l’inverno svela la sua fame, metaforicamente e letteralmente.

Il detto riflette la natura effimera e illusoria della gioia natalizia, sottolineando che il periodo festivo è solo un intermezzo temporaneo nella realtà della vita. Ciò invita a riflettere sulla necessità di affrontare le sfide con resilienza e speranza, cercando di coltivare il calore umano e la generosità non solo durante le festività, ma anche nel corso dell’intero anno.

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Il detto napoletano incarna il dualismo tra la magia natalizia e la cruda realtà post-feste, rivelando una prospettiva unica sulla transizione da un periodo caloroso e gioioso a uno freddo e privo di filtri.