Nonostante Diego non ci sia più rimane in tutti gli angoli, le piazze e le strade della città che lo ha adottato e nei cuori della gente partenopea. Maradona stesso ha portato Napoli in alto con la meraviglia del suo gioco e con il suo modo di fare, sempre vicino al popolo nel bene e nel male.
Simbolo di ogni lotta contro i pregiudizi, ha fatto alzare la voce ai tifosi napoletani che da sempre sognavano lo scudetto. Con lui la squadra azzurra ne ha vinti due, uno nella stagione 1986-1987 e l’altro in quella 1989-1990. Due immensi capolavori che portano di sicuro la firma di Maradona condottiero di quella meravigliosa compagine di un tempo.
Dove ha vissuto Diego Armando Maradona a Napoli
Nel corso dei suoi sette anni nella città di Napoli “El Pibe de Oro” ha saputo anche apprezzare appieno le meravigliose bellezze della città. Un esempio tangibile di ciò è rappresentato dalla dimora in cui ha risieduto, un autentico gioiello situato nel suggestivo quartiere collinare di Posillipo.
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L’indirizzo preciso è via Scipione Capece in una caratteristica costruzione bassa immersa nella zona residenziale più prestigiosa della città. Non c’è bisogno di aggiungere molto, poiché da ogni angolo di questo luogo si gode di una vista mozzafiato sul golfo e sul Vesuvio.
Nell’ambito di questo appartamento, Maradona condivideva la sua vita con la sua compagna storica, Claudia Villafane, con cui ha vissuto, tra le altre cose, un aneddoto particolarmente curioso. Ripercorriamo il tempo fino al 1991, quando dalle finestre della loro dimora echeggiarono colpi di carabina ad aria compressa. La ragione? Diego era stanco dell’oppressione incessante dei giornalisti e della completa mancanza di privacy. Ancora oggi via Scipione Capece è ricordata con affetto dai tifosi del Napoli.
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In quei sette anni intensi il campione argentino ha fatto di questa dimora un rifugio dal clamore mediatico, godendosi la tranquillità e l’incantevole panorama che l’abitazione offriva.
La storia di quegli spari è diventata parte integrante della leggenda di Maradona a Napoli, un episodio che testimonia la passione e l’ardore dei tifosi partenopei e la ricerca di un po’ di solitudine da parte del grande numero 10.
