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E’ questa la squadra di calcio più antica della Campania

Il calcio incarna una passione innata nel cuore degli italiani, e a Napoli questa fiamma brucia con particolare intensità. Le strade vibrano al ritmo delle voci dei tifosi, i bar si animano e i colori delle squadre si diffondono per le strade.

La passione degli napoletani per il calcio è una forza trainante, capace di unire persone di ogni estrazione sociale e di trasformare una partita in un evento epico. L’orgoglio per la propria squadra è palpabile, e nelle vittorie come nelle sconfitte, l’energia e la determinazione dei tifosi napoletani rimangono una testimonianza della profonda connessione tra questa città e il suo amato sport.

Nel mondo del calcio, fatto di stadi maestosi e contratti milionari, spesso dimentichiamo le radici genuine di questo sport. La vera essenza del calcio nacque nei cantieri, tra operai che, nei porti, coltivavano amicizie mentre combattevano il fango.

La storia della squadra di calcio più antica della Campania

Stiamo parlando della “Puteoli sport“, oggi nota come Puteolana, la più antica squadra di calcio della Campania, fondata nel 1902.

A differenza di altre realtà calcistiche come il Genoa, nato 9 anni prima, il calcio inizialmente era uno sport elitario, dedicato alle classi agiate. Al popolo, invece, venivano riservati tornei spontanei, giochi appassionati e incontri frenetici tra amici e sconosciuti.

La colonizzazione industriale inglese del Mediterraneo fu un elemento chiave nell’espansione del calcio. Nei porti italiani, piccoli tornei con marinai d’ogni nazionalità divennero comuni. In Campania, la SSC Napoli vide la luce nel 1904, grazie all’iniziativa dell’impiegato britannico William Poths.

La presenza dei cantieri Armstrong, noti come il prestigioso silurificio di Baia, portò un gruppo consistente di operai britannici sulla costa flegrea. Oltre alle abilità nella costruzione di attrezzature marittime, portarono con sé una ricca eredità culturale.

Nel 1902, operai della Armstrong decisero di fondare la “Puteoli Sport”, portando ufficialmente il calcio in Campania. Nonostante si giocasse in maniera informale nei porti da anni, il primato per il Sud Italia spettò al Palermo, nato solo due anni prima.

Dalla sede in Via Napoli, la Puteoli Sport organizzava attività dilettantistiche come la pallanuoto (che arrivò persino al campionato nazionale) e il ciclismo. Nel 1919, la squadra cambiò nome in Unione Sportiva Puteolana e adottò una maglia rossa, guadagnandosi il soprannome di “Diavoli Rossi“.

La Puteolana ottenne risultati straordinari, arrivando persino in finale della Lega Sud nel primo campionato disputato dai puteolani. La squadra attirò l’invidia dei dirigenti del Naples, che tra l’altro erano anche dirigenti della Lega.

Tuttavia, nonostante un inizio promettente, la Puteolana si sciolse nel 1922. Nel 1926, la squadra fu ricostituita ma affrontò una serie di retrocessioni. La guerra portò alla trasformazione del campo di Miliscola, da deposito a orto e infine a campo di gioco per gli alleati.

Tra i suoi appassionati, spicca una figura illustre: Sofia Loren. Durante i mondiali del 1990 in Italia, l’attrice dichiarò personalmente il suo affetto per la squadra.