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Emergenza Campi Flegrei: sarebbero 500mila le persone da evacuare

Scritto da:
Teresa Sodano

La minaccia dell’eruzione dei Campi Flegrei è una realtà costante che richiede una pianificazione e una preparazione costante. La regione, nell’aprile scorso, ha dato luce verde all’aggiornamento del piano di evacuazione, un passo cruciale per la sicurezza di oltre mezzo milione di persone che potrebbero essere coinvolte in caso di ripresa delle attività eruttive.

Italo Giulivo, il direttore generale dei lavori pubblici e della protezione civile della Regione Campania, ha fornito importanti dettagli su questo nuovo piano durante un’audizione remota presso la commissione Ambiente della Camera dei deputati.

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Cosa prevede il piano

Il piano prevede un’evacuazione coordinata e ben gestita che si articola in diverse fasi. Giulivo ha spiegato: “Per le circa 500.000 persone coinvolte, prevediamo un’evacuazione sia autonoma per coloro che dispongono di una seconda casa fuori dalla zona rossa, sia assistita per gli altri. Questi ultimi si riuniranno in apposite aree di attesa, da dove verranno trasportati tramite il sistema di mobilità regionale verso le aree di incontro, collocate a distanza di sicurezza dalla zona a rischio. Da qui, saranno condotti verso le aree di accoglienza, situate nei comuni con cui sono stati stipulati accordi speciali.

Tuttavia, Giulivo ha sottolineato che la sfida principale è il periodo di incertezza riguardo al rientro delle persone nelle zone interessate dall’eruzione. Un’evacuazione di questa portata rappresenterebbe una grande sfida per le aree limitrofe con basse densità di popolazione, che dovrebbero garantire i servizi essenziali come scuole, ospedali e servizi pubblici per un periodo prolungato.

Evacuazione per i residenti della zona gialla

Inoltre, nella Campania, verranno evacuati i residenti della “zona gialla,” la zona soggetta all’accumulo di ceneri, a seconda della direzione dei venti. Queste persone dovranno anch’esse essere allontanate, poiché è stato stabilito che un accumulo di oltre 50 centimetri di ceneri sui tetti potrebbe causare il collasso delle strutture più fragili.

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L’importanza di un piano di evacuazione ben congegnato e aggiornato non può essere sottovalutata, soprattutto in una regione sismica e vulcanica come i Campi Flegrei. La sicurezza e la preparazione sono fondamentali per proteggere la vita umana e mitigare i danni in caso di una futura eruzione.

Scritto da:
Teresa Sodano