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Festa d’autunno sull’Isola di Nisida: passeggiata gratuita, la data

Grande attesa per la Festa d’Autunno presso la celebre isola di Nisida: in programma per il 26 novembre una passeggiata che consentirà di esplorare l’isola e ammirare i suoi manufatti artistici.

Sebbene sia chiusa al pubblico, in quanto istituto penitenziario per minori, domenica 26 novembre sarà dedicata a tutti coloro che parteciperanno ad illustrare i luoghi storici, letterali e culturali che l’hanno resa celebre.

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26 novembre | Festa d’autunno sull’Isola di Nisida

Un’occasione davvero unica quella di poter visitare l’isola di Nisida: si andrà alla scoperta del Sentiero dei poeti, dove saranno esposte alcune delle opere realizzate dai giovani del laboratorio NisidArte – Officine Creative della Fondazione Il meglio di te.

La passeggiata potrà essere effettuata solo ed esclusivamente in gruppo e sono disponibili tre orari: le ore 10:00, alle ore 11:00 e le ore 12:00. Si ricorda che l’ingresso è gratuito, ma occorre necessariamente registrarsi e compilare dettagliatamente tutti i dati richiesti – in quanto è una struttura di sicurezza.

La visita durerà un’ora per ciascun gruppo per consentire l’accesso e l’uscita tra i diversi gruppi che parteciperanno. Si consiglia un tipo di abbigliamento comodo e informale, considerando la visita e la passeggiata sulla terrazza panoramica. Sarà possibile effettuare la registrazione sulla sito ufficiale Il meglio di te.

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Nisida appartiene all’arcipelago delle isole Flegree ed è accessibile, come diceva precedentemente, solo in minima parte in quanto ospita l’IPM di Napoli. La sua storia risale agli antichi greci che la chiamavano Nesìs, mentre non si traccia nel medioevo e ricompare solo durante il quattrocento.

Le prime attestazioni risalgono ad Omero che la identifica come l’isoletta delle capre, ossia il luogo dove Ulisse andò a ripararsi non molto lontano dal paese dei ciclopi. Durante l’epoca classica venne edificata una villa per volontà di Lucio Licinio Lucullo che l’utilizzava prevalentemente per le feste e le cene.

Mentre in epoca moderna la regina Giovanna II D’Angio trasformò la villa in un castello al fine di proteggere la flotta e proprio per questo motivo viene anche costruita una torre di guardia. Per molti anni il castello ha rappresentato un punto fermo della difesa di Napoli.