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Fusilli alla barzanella, la storia di un piatto tradizionale di Gragnano

Nel lontano luglio 1842, Gragnano si trovò al centro dell’attenzione quando Re Ferdinando di Borbone, accompagnato dalla sua corte, visitò gli opifici di paste lunghe della regione.

In quel contesto, i fratelli Della Rocca fecero omaggio al sovrano con cento tomoli dei celebri maccheroni di Gragnano.

La visita, che comprendeva una messa nella Chiesa del Corpus Domini, fu seguita da un banchetto durante il quale fu presentato un nuovo formato di pasta in onore del re: il maccherone.

La Regina Maria Teresa d’Austria, dopo averlo assaporato, pronunciò le famose parole: “Un maccherone vale cento spaghetti“. Questo evento storico ha contribuito a forgiare la storia culinaria di Gragnano fino alla produzione degli squisitissimi fusilli alla barzanella.

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Fusilli alla barzanella: storia e tradizione. Ricetta e ingredienti del piatto

Il 22 agosto 1935, un altro capitolo significativo si aggiunse a questa storia quando il Principe Vittorio Emanuele III visitò Gragnano per confortare la popolazione colpita da un’alluvione.

Durante un banchetto offerto dai fratelli Della Rocca, ebbe il privilegio di gustare i fusilli alla Barzanella, un piatto che aveva acquisito fama nel corso degli anni.

Questa occasione, contrassegnata dalla presenza del re e da un piatto che rappresentava la cucina gragnanese, sottolineò l’importanza della tradizione culinaria nella vita della comunità.

La ricetta dei Fusilli alla Barzanella è rimasta un emblema della tradizione pastaiola di Gragnano.

Facile da preparare, con ingredienti accessibili come aglio, olio d’oliva, pomodori freschi e origano, si sposa con pasta di Gragnano per creare un piatto che, nonostante la sua semplicità, si è affermato come simbolo di nobiltà nella cucina locale.

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Oggi, la ricetta è custodita gelosamente nelle case gragnanesi, mantenendo viva la tradizione tramandata nel corso dei decenni.

I Fusilli alla Barzanella oggi rappresentano più di un semplice piatto; sono una testimonianza dell’amore della comunità di Gragnano per la sua storia culinaria, che continua a deliziare i palati e a connettere le generazioni attraverso il cibo.