Goethe e Napoli, storia di un grande amore

Napoli, città dai paesaggi mozzafiato e dal mare incantevole, ha sempre catturato i cuori dei visitatori. Ma non sono solo i suoi panorami a renderla celebre nel mondo. Gli abitanti, il clima e la gastronomia contribuiscono a creare quell’atmosfera unica che esporta in tutto il mondo l’essenza della “napoletanità”, regalando al mondo un’immagine splendida dell’intera Italia.

Uno degli ospiti illustri che si innamorò perdutamente di Napoli fu il celebre poeta romantico Johann Wolfgang Goethe. Nel 1786, intraprese un viaggio in Italia che lo portò attraverso diverse città d’arte, tra cui Napoli. Il suo lungo soggiorno napoletano lasciò un’impronta indelebile nel cuore del poeta tedesco.

Nel suo celebre diario di viaggio intitolato “Viaggio in Italia“, Goethe scrisse la famosa frase “Vedi Napoli e poi muori“. Questa affermazione sintetizza l’amore che Goethe provò per la città.

Napoli, con la sua vitalità, il suo calore e la sua spensieratezza, rappresentava per lui un paradiso. Il poeta si sentiva trasformato, come se fosse diventato un uomo diverso, immerso in una sorta di estasi e oblio di sé stesso.

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Il ritorno in patria fu difficile per Goethe, che fu colto da una profonda malinconia. Napoli aveva lasciato un’impronta così indelebile in lui che non riusciva a immaginare nulla di più bello da vedere nel mondo.

Se si desidera seguire le orme di Goethe nel suo peregrinare per Napoli, ci sono diversi luoghi significativi da visitare. Da Pozzuoli, con il suo ricco patrimonio storico legato all’era romana e greca, al suggestivo Lago d’Averno, anticamente considerato l’ingresso all’oltretomba.

Naturalmente, il Vesuvio fu una tappa obbligata nel percorso di Goethe. Il maestoso Gran Cono del vulcano lasciò il poeta letteralmente a bocca aperta.

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Nel cuore della città, Goethe si immerse nell’arte e nell’architettura. La Chiesa del Gesù Nuovo con il suo straordinario dipinto “Cacciata di Eliodoro dal Tempio” lo colpì profondamente.

Il Palazzo Diomede Carafa e la sua facciata rinascimentale furono un altro punto di interesse, insieme a Piazza del Plebiscito e al Teatro San Carlo. Oggi, il Palazzo Sessa ospita l’Istituto Goethe, simbolo di un amore che ha attraversato i secoli, legando indissolubilmente il grande poeta tedesco alla splendida Napoli.