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Mimì – Il principe delle tenebre, di cosa parla il nuovo film ambientato a Napoli

Mimì: Il Principe della Tenebre, uscito sul grande schermo lo scorso 16 novembre distribuito da Luce Cinecittà segna il debutto dietro la macchina da presa di Brando De Sica.

Lontano dall’essere un tradizionale film horror si distingue come un’opera ‘marziana’, intrisa di una varietà di generi e sfumature che spaziano dal musical al fantasy, dal melò camorristico al musicarello neo-melodico.

La trama del film Mimì – Il principe delle tenebre ambientato a Napoli

Al centro della trama c’è Mimì (interpretato da Domenico Cuomo), un adolescente orfano nato con i piedi deformi, ma dotato di un cuore puro e un corpo esile. La sua quotidianità si svolge in una pizzeria a Napoli, fino al giorno in cui incontra Carmilla (interpretata da Sara Ciocca), una ragazza dark convinta di discendere dal conte Dracula e appassionata del film Nosferatu di Murnau.

Tra Mimì e Carmilla si sviluppa immediatamente una connessione unica, portando il giovane, spesso vittima di bullismo da parte di piccoli delinquenti locali appassionati di brani neo-melodici, a intraprendere una nuova e straordinaria vita come aspirante vampiro.

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Il film ci catapulta nella vita del protagonista, che finalmente trova uno scopo e sperimenta l’amore ricambiato per la prima volta. Da questo punto, la trama si sviluppa attraverso un intreccio di tenerezze, abbondanti scene di sangue, citazioni cinefile e brani musicali di Johnson and Johnson.

Brando De Sica, il regista, commenta la molteplicità di generi presenti nel film, sottolineando che la vita stessa è intrinsecamente sfaccettata. Descrive la vita come una discoteca di bellezza e bruttezza, una fuga dalla realtà, l’importanza dei sogni e la ricerca d’identità. Nel contesto del film, si esplora anche il tema dell’appartenenza, con giovani che oscillano tra vesti metallare e abiti hippy, riflettendo sulla complessità del processo di crescita.

De Sica conclude riflettendo sulla natura inconscia del film, rivelando che il coming of age si è riversato in modo spontaneo, senza che lui stesso ne fosse pienamente consapevole.

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Mimì: Il Principe della Tenebre si presenta così come un’esperienza cinematografica unica, in grado di trasportare il pubblico attraverso un viaggio emozionante tra i diversi aspetti della vita e della ricerca di identità.