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Napoli, apre il centro per “uomini violenti”: liste d’attesa fino al 2024

Il centro “Oltre la violenza“, attivo a Napoli dal 2014 all’interno dell’Asl Na 1 centro, offre un servizio dedicato alla presa in carico di uomini violenti, principalmente padri condannati dal tribunale dei minori e obbligati da sentenze giudiziarie a intraprendere percorsi di rieducazione lontano dalle condotte violente.

Coordinato dalla dott.ssa Antonella Bozzaotra, “Oltre la violenza” si occupa di autori di reati legati alla violenza domestica, sessuale, allo stalking e al revenge porn. Attualmente, circa quaranta uomini sono coinvolti nel percorso del centro, ma la domanda supera l’offerta, con una lista d’attesa che si estende fino a dicembre 2024.

Le stanze del palazzone dell’Asl Na1 a piazza Nazionale ospitano prevalentemente padri condannati per reati legati alla violenza domestica e di genere. Questi uomini sono stati obbligati da decisioni giudiziarie a intraprendere un percorso di riabilitazione.

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Solo pochi, dall’attivazione del servizio, hanno scelto spontaneamente di partecipare a questi programmi.

La dott.ssa Bozzaotra ha sottolineato ai microfoni di Fanpage l’importanza del lavoro svolto dal centro e ammette che alcuni uomini decidono di continuare il percorso anche dopo il termine obbligatorio. Tuttavia, la maggioranza si rivolge al centro solamente sotto costrizione giudiziaria.

Questi percorsi rientrano nelle disposizioni del Codice Rosso, che prevede in alcuni casi la sospensione della pena condizionata alla partecipazione a specifici programmi di recupero. Questi percorsi sono offerti da enti o associazioni che si occupano di prevenzione, assistenza psicologica e recupero di individui condannati per violenza domestica e di genere.

Il percorso inizia con colloqui individuali, seguiti da sessioni di gruppo. La dott.ssa Bozzaotra spiega che spesso si trovano ad affrontare uomini che non riconoscono di aver commesso violenza, rendendo questa la fase più delicata del processo.

La missione del centro: gli obiettivi da raggiungere

La violenza assume molte forme, tra cui quella fisica, che è solo la punta dell’iceberg. La violenza psicologica ed economica, spesso meno evidenti, possono precedere e persistere oltre quella fisica, risultando più difficile da riconoscere e affrontare.

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Il servizio svolto dal centro è cruciale, ma la dott.ssa sottolinea che, spesso, le prescrizioni giudiziarie, con periodi limitati di nove, sei o tre mesi in un anno, risultano insufficienti per ottenere risultati significativi. Un richiamo alla necessità di una prospettiva più ampia nel trattamento di questi casi delicati.