WebNapoli24 - WN24

Napoli Milionaria, la storia è accaduta davvero o è inventata?

La celebre opera teatrale di Eduardo De Filippo, “Napoli Milionaria“, ha fatto il suo ritorno sul piccolo schermo in una nuova veste televisiva.

E’ stata trasmessa su Rai 1, il 18 dicembre con Massimiliano Gallo e Vanessa Scalera come protagonisti, questa produzione offre uno sguardo inedito su una storia che ha già incantato il pubblico televisivo nel 1965, sotto la regia dello stesso Eduardo De Filippo e nel 2011 con un cast che includeva Massimo Ranieri e Barbara De Rossi.

La trama di questa affascinate storia

La trama affonda le radici nella Napoli del 1942, durante un periodo tumultuoso vissuto dalla famiglia Jovine. Gennaro, il capofamiglia, si trova ad affrontare le difficoltà della guerra mentre la moglie Amalia, con coraggio, si dedica al commercio illegale di caffè nel mercato nero per mantenere la famiglia. Una serie di eventi scaturisce dall’arrivo dei carabinieri, cercando di arrestare Gennaro, ma questi simula la morte per sfuggire alle autorità.

Potrebbe interessarti anche: Disney sceglie Napoli per il nuovo film: spettacolo al Maschio Angioino

La narrazione si sviluppa attraverso la disperazione della famiglia e le scelte immorali compiute per sopravvivere. Amalia, determinata a proteggere la sua famiglia, collabora con Settebellizze, sviluppando un certo interesse per lui, pur rimanendo fedele a Gennaro e si  affrontano tanti problemi personali dei figli. Tuttavia, al ritorno di Gennaro dal carcere, la trama si focalizza sulla sua missione di ristabilire la moralità familiare per forgiare un futuro migliore.

Una storia accaduta davvero o è inventata

Il periodo postbellico vede Gennaro impegnato nella lotta contro la perdita di valori, ma una spruzzata di speranza emerge quando Rituccia, la figlia minore, si ammala gravemente. Spasiano, ex cliente di Amalia, offre gratuitamente le medicine necessarie, un atto di generosità che segna un punto di svolta nella vicenda.

La storia culmina con la nota frase “Adda passà ‘a nuttata“, simbolo non solo della guarigione di Rituccia, ma anche della redenzione della famiglia Jovine dall’avidità e dal compromesso dei valori. Rappresenta la realtà di allora, la storia vera di Napoli Milionaria che si colloca in realtà nel periodo storico del 1945. Viene rappresentata la Napoli più povera “che tira a campare” con ogni mezzo possibile e inimmaginabile.

Potrebbe interessarti anche: Benvenuti al Sud, perché fu scelta Castellabbate come location del film

“Napoli Milionaria”è una rappresentazione tangibile di cambiamento, di lotte interiori e di una rinnovata fede nei principi morali, consegnando al pubblico un racconto coinvolgente e attuale sulla resilienza familiare.