Storia e Tradizione

A Napoli si dice che non vuoi bene ai tuoi figli se non fai questo

Scritto da:
Magda Killa Lalla Cirignano

I proverbi e i modi di dire hanno ormai parte integrante di quella che è la cultura e il lessico quotidiano di Napoli. Attraverso queste espressioni, talvolta brevi e cariche di emozioni, si riescono anche ad impartire insegnamenti appartenenti ad un altro tipo di vissuto o ad un’altra epoca.

A Napoli, non di rado, i proverbi vengono utilizzati per dare maggiore enfasi ad una espressione o ad un concetto. Molto spesso, invece, solo per dare quelle pizzico di colore di vivacità in più al linguaggio. Questa forma di espressione si è sviluppata nel corso del tempo, trovando riscontro e appoggio anche in epoca più moderna.

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Chi sparagna ‘a mazza nun vô bene ê figlie, ecco cosa significa

Come si accennava precedentemente il proverbio è entrato a far parte del linguaggio di uso comune: molto spesso in riferimento a quelli più antichi, si tratta di una forma di tradizione orale che è stata tramandata di generazione in generazione. Un aspetto davvero molto importante che contribuisce a mantenere inalterata l’identità culturale del Comune partenopeo.

L’utilizzo serve, per l’appunto, ad enfatizzare un concetto e a porre l’accento su una determinata frase espressione. E a proposito di comunicazione, cade a fagiolo una proverbio caratteristico del rapporto tra genitori e figli: chi sparagna ‘a mazza nun vô bene ê figlie.

Letteralmente significa che chi risparmia il bastone non vuole bene ai propri figli. Si tratta di un modo di dire che aveva maggiore risonanza specialmente nel passato, quando genitori e/o nonni erano soliti impartire anche un altro tipo di punizione ai loro figli/nipoti. Ad oggi, invece, può essere preso con le pinze e valutato più da un punto di vista metaforico.

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Questo perché l’educazione dei più piccoli non deve essere necessariamente legata alla severità, ma senza dubbio al dialogo.

Scritto da:
Magda Killa Lalla Cirignano