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Nel casertano nasce il distretto commerciale: di cosa si tratta

Napoli e la regione Campania mostrano una costante crescita nel settore commerciale. Nuovi negozi, centri commerciali e attività locali si sviluppano in diverse zone, indicando un vigoroso dinamismo economico. Questa espansione è alimentata da una combinazione di fattori, tra cui una cultura culinaria ricca e un turismo in crescita.

Quartieri come Chiaia e Spaccanapoli vedono una vivace proliferazione di boutique, caffetterie e ristoranti. Allo stesso tempo, aree come Pompei e Sorrento sperimentano un incremento delle attività turistiche, spingendo la crescita di negozi di souvenir e servizi turistici.

La prosperità commerciale non solo beneficia l’economia locale, ma contribuisce anche a rafforzare il terzo settore napoletano. L’espansione continua del settore commerciale a Napoli e in Campania sottolinea la vitalità economica e la forte connessione tra cultura, turismo e opportunità imprenditoriali. E ora ci sono grandi aggiornamenti per quanto concerne il casertano.

Nuovo distretto commerciale a Caserta

Recentemente, i comuni di Cesa, S. Arpino e Succivo hanno ufficialmente lanciato il Distretto Commerciale “Atella” nel casertano. Questa iniziativa prende forma in seguito all’approvazione del Testo Unico sul Commercio da parte della Regione Campania, che promuove azioni per lo sviluppo delle attività commerciali.

I Distretti del Commercio sono concepiti come entità innovative che delineano ambiti e progetti nei quali cittadini, imprese e organizzazioni sociali si aggregano liberamente, facendo del commercio un catalizzatore di integrazione con altri settori produttivi come artigianato, servizi e settore turistico-ricettivo.

L’obiettivo è valorizzare tutte le risorse del territorio, potenziando l’attrattività complessiva, rinnovando il tessuto urbano e sostenendo la competitività dei poli commerciali.

I Distretti Diffusi del Commercio (DDC) comprendono più comuni o parti di essi e la Regione riconosce l’importanza di queste iniziative. Il Comune di Cesa è stato designato come ente capofila, con la partecipazione di Confcommercio e Confesercenti.

A supporto di questo programma, la Regione ha stanziato un budget di 5 milioni di euro. Come afferma l’assessore al commercio Gina Migliaccio, l’obiettivo primario è trasformare questo settore in un motore di rivoluzionario per l’intera zona.

Nei prossimi giorni, si terrà un incontro tra i comuni coinvolti e le associazioni di categoria per presentare dettagliatamente il progetto e definire le linee guida per la sua efficace implementazione.