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‘O canisto ‘e Natale: antica tradizione dei nonni napoletani

Indipendentemente da quanto possiamo discutere sulle evoluzioni della società moderna, rimaniamo profondamente legati alle nostre radici. Napoli, una città ricca di storia e tradizioni culinarie uniche che, in passato, celebrava il Natale con uno splendido rituale gastronomico: il Canisto.

Il Natale, per molti, è sinonimo di presepe, albero decorato e riunione felice con la famiglia intorno al tavolo. Tuttavia, per alcune nuove generazioni, il significato del Natale sembra limitarsi allo scartare regali costosi e alla smania di possedere gli ultimi dispositivi tecnologici.

I ricordi del passato e il vero sapore del Natale

In questo viaggio mentale indietro nel tempo, ci si può immerge nei ricordi di un periodo passato, un’epoca in cui il Natale aveva un sapore diverso. Negli anni passati, il Natale significava qualcosa di molto più profondo. Era l’occasione attesa per gustare cibi prelibati che raramente comparivano sulle tavole durante il resto dell’anno.

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C’era il rito annuale legato al “Canisto“, un personaggio centrale nei festeggiamenti natalizi. La tradizione di nonni e delle mamme napoletane, era quella di recarsi presso il “putecaro” di fiducia, poco dopo Pasqua, per prenotare il canisto. Quest’ultimo, con pazienza, spiegava loro cosa avrebbero ricevuto e stilava un cartoncino segnando settimana dopo settimana i pagamenti, fino al completo saldo nei primi giorni di dicembre.

L’attesa del canisto e la felicità della famiglia riunita

L’attesa giungeva finalmente al termine quando, accompagnato dal garzone del putecaro, il canisto varcava la soglia di casa. I bambini di allora, con gli occhi al cielo, ammiravamo le leccornie che venivano sistemate sul tavolo: pasta, zucchero, caffè, gallina, baccalà, olio, formaggi e tutto ciò che avrebbe arricchito il pranzo di Natale. Concetti come panettone, pandoro, torroncini e cantuccini, così comuni nei cesti natalizi odierni, erano all’epoca sconosciuti.

A tavola, dopo la lettura della letterina e la recitazione di poesie, ci si dedicava finalmente al mangiare e al ridere, creando un’atmosfera di felicità familiare. Oggi, nonostante l’arrivo dei regali, alcune nuove generazioni non cercano solo beni materiali ma desiderano anche riscoprire l’importanza di condividere il Natale con albero, presepe e la gioia della famiglia riunita.

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Così, nelle strade di Napoli, durante la magica stagione natalizia, il Canisto diventa il centro delle festività, un cesto di delizie che unisce cuori e celebra l‘essenza autentica del Natale nella splendida cornice partenopea.