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Perché a Napoli la pesca bianca viene chiamata perzeca: il motivo

La lingua napoletana si distingue per la sua ricchezza e complessità, soprattutto quando si tratta di termini legati al mondo culinario. Questa lingua viva e vibrante offre una vasta gamma di parole per descrivere cibi, ingredienti, preparazioni e tecniche alimentari tipiche della regione campana.

La cucina napoletana è celebre per la sua varietà e autenticità. La lingua riflette questa ricchezza gastronomica, offrendo un vasto vocabolario per esprimere sfumature di sapori, consistenze e metodi di cottura. Dalle celebri pizze ai piatti di pasta fresca, il napoletano dispone di una vasta gamma di parole per descrivere ogni aspetto culinario.

Gli ingredienti sono anch’essi parte integrante del lessico napoletano. Inoltre, la lingua napoletana offre termini specifici per ingredienti locali e specialità regionali che sono diventate famose in tutto il mondo. Ma è vero anche il contrario, con nomi particolari per cibi importanti. Ma perché esattamente la pesca bianca viene definita “perzeca“?

A Napoli se chiedi una perzeca ti danno una pesca bianca: origini di questo nome

L’etimologia della parola “perzeca” utilizzata per indicare la pesca bianca sembra risalire alle sue radici in Persia. Da “persica“, data che da quella regione veniva importata per la prima volta nella città partenopeo, derivò poi il termine napoletano “perzeca”. Attualmente, la perzeca, o pesca bianca, costituisce uno dei frutti più diffusi e apprezzati in Campania, in particolare a Napoli.

La perzeca, con la sua carne succosa e dolce, è stata ampiamente apprezzata fin dai tempi antichi. La sua presenza nelle terre campane ha una storia ricca di tradizioni e usanze culinarie. La frutta è stata adottata nella cucina locale in una miriade di ricette, dal classico dessert di pesca e crema, alle sfiziose marmellate fatte in casa.

La denominazione “perzeca” per la pesca bianca a Napoli è una testimonianza dei vari contatti con gli altri popoli dei napoletani, con influenze fondamentali che si sono man mano affermate nel patrimonio culinario della regione.

Questo ingrediente può essere utilizzato per creare fresche insalate di frutta, delicati dolcetti o persino dei primi gourmet con accostamenti coraggiosi come la pancetta. Sono perfette anche in abbinamento a formaggi freschi e aromatiche erbe mediterranee.