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Questo piccolo borgo in provincia di Napoli è ricco di storia: dove si trova

Scritto da:
Federica Massari

C’è un antico borgo di provincia, nel napoletano, che rappresenta una delle principali comunità nell’area vesuviana e un nodo centrale nel Parco Nazionale del Vesuvio nonché un elemento chiave nell’itinerario enogastronomico i “Prodotti Tipici Vesuviani” e la “Strada del Vino Vesuvio”.

Situata ai piedi del Monte Somma, l’antica cittadina si sviluppa lungo brevi discese e salite, segni indelebili lasciati nel tempo dai corsi d’acqua che scorrevano dalla cima del monte verso la valle.

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Il piccolo borgo in provincia di Napoli

Nel cuore del centro storico di Sant’Anastasia si trova il suggestivo Borgo Sant’Antonio. Sorprendentemente, questa suggestiva località alle pendici del celebre vulcano è una delle aree vesuviane più ricche di monumenti e luoghi d’arte.

Questo antico borgo infatti ospita un convento risalente al XV secolo dedicato a Sant’Antonio da Padova, un edificio di notevole valore religioso, storico e artistico, situato nell’omonimo borgo, insieme al maestoso palazzo Marigliano e alle dimore natali dei venerabili Francesco Maria Castelli e Francesco Maione. Un luogo ricco di storia e di significato, che conserva le testimonianze di personaggi importanti legati alla comunità locale.

Fondato nel XVI secolo per volere del beato fra Ludovico da Casoria, il convento fu inizialmente dedicato a San Bernardino. Oggi si erge nel cuore del centro storico di Sant’Anastasia, affacciandosi su Piazza San Francesco. L’edificio presenta una pianta a croce latina e una facciata unica.

Nonostante l’apparenza esterna sobria, gli interni rivelano dipinti raffinati e affascinanti. Tra questi, spicca un pregevole dipinto che raffigura la consegna del cingolo a San Francesco, attribuito al pittore fiammingo Cornelis Smet.

L’opera si compone di due parti: nella prima, Dio porge i cordigli francescani a Cristo, da cui scaturisce un secondo cordiglio afferrato da San Francesco. Nella seconda parte, un papa, probabilmente Sisto V, riceve i cordigli mentre altre due figure, un frate e un cavaliere, osservano la scena.

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Vicino al Convento di Sant’Antonio, è possibile visitare la casa-museo dedicata al venerabile Francesco Maria Castelli, corredata da una cappellina a lui dedicata. Un luogo di grande storia e spiritualità.

Scritto da:
Federica Massari