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Presepe napoletano: questo pastore è un simbolo di storia e tradizione

Napoli, celebre per la sua tradizione presepiale, vede un personaggio insolito tra i pastori, entrare a far parte della scena natalizia.

Nelle bancarelle dei mercatini natalizi napoletani, tra gli artigianati tipici della zona, un personaggio si fa spazio, portando con sé una storia e una tradizione che vanno al di là del suo aspetto insolito.

La presenza di questo pastore nel presepe napoletano non è casuale. Oltre a rappresentare un elemento ironico che contrasta con la sacralità della natività, è inserito secondo la tradizione catalana per evitare sventure.

Solitamente posizionato in un angolo discreto, lontano dalla scena principale, diventa parte di una credenza che suggerisce che non includerlo potrebbe portare a eventi sfortunati.

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Presepe napoletano, le caratteristiche dell’insolito pastore: leggenda e curiosità

Il termine “caganer” affonda le sue radici nell’origine latina, derivando dal verbo “cacō, cacāre”, che significa fare i bisogni.

Questa statuetta, raffigurante un contadino vestito con gli abiti tradizionali catalani, seduto in un atteggiamento insolito, ha suscitato curiosità e interesse tra i turisti che visitano i mercatini natalizi e le mostre presepiali in giro per Napoli.

I pastori di caganer, come accade per quelli presenti a San Gregorio Armeno, non si limitano più agli abiti tradizionali. Oggi, questo personaggio assume diverse identità, vestendo i panni di personaggi famosi, politici, e persino figure religiose come papi.

Il caganer tradizionale, invece, risalente all’epoca barocca del XVII-XVIII secolo, conserva gli abiti di origine spagnola, riflettendo personaggi e situazioni della vita moderna.

Perché includere un personaggio così peculiare in un contesto sacro come il presepe? I significati attribuiti a questo buffo pastore sono molteplici.

In primo luogo, da un punto di vista pagano, il gesto defecatorio rappresenta il legame dell’uomo con la terra, auspicando fertilità e ricchezza.

Filosoficamente, il caganer diventa simbolo di eguaglianza, un elemento che accomuna tutti, indipendentemente da razza, credo o status sociale.

Infine, dal punto di vista più prosaico, la rappresentazione di atti “bassi” in un contesto elevato aggiunge un tocco di umorismo e divertimento alla tradizione presepiale.

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Il caganer nella cultura del presepe napoletano dunque si presenta come un elemento curioso che, nonostante la sua natura insolita, si integra armoniosamente nella ricca tradizione presepiale della città.