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RC Auto, a Napoli rincari del 150%: consumatori infuriati

Scritto da:
Federica Massari

La problematica del “caro assicurazione” con gli aumenti assurdi per le RC Auto in Campania è ormai diventato un problema cronico.

Da Nord a Sud, i costi delle polizze continuano ad aumentare in modo eccessivo, diventando insostenibili per le famiglie a reddito singolo che dipendono dal veicolo per recarsi al lavoro.

In particolare però è nel meridione, e soprattutto in grandi città come Napoli che può essere considerato vero e proprio dramma che, nonostante gli annunci e le promesse di vari rappresentanti politici, persiste senza soluzione.

Il più delle volte l’unica colpa degli automobilisti che si vedono lievitare il costo della propria assicurazione è semplicemente l’essere residente in Campania.

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La rabbia dei consumatori per i rincari RC Auto

Attraverso le pagine di Fanpage sono in tantissimi gli automobilisti che hanno voluto esprimere tutto il loro sdegno per i rincari assurdi applicati alle RC Auto dalle loro compagnie assicurative.

Fra questi c’è chi parla di un aumento addirittura del 150% al momento del rinnovo della polizza, descrivendo la situazione come insostenibile e suggerendo che potrebbe essere giunto il momento di rinunciare all’assicurazione obbligatoria per evitare ingiustizie.

Altri invece, dopo anni senza incidenti e con una storia di premi, si sono trovati a fronteggiare un aumento esorbitante del premio dell’RC Auto dopo tamponamenti di scarso rilievo. A seguito di tali incidenti la compagnia assicurativa, ha proposto un rinnovo a un costo inaccessibile di 3.289 euro.

La situazione narrata dai consumatori a Fanpage mette in luce l’assurdità della situazione assicurativa a Napoli, dove i costi e le pratiche delle compagnie sembrano sfuggire a ogni logica.

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La domanda che sorge spontanea è se sia giusto richiedere cifre così elevate dopo dei sinistri di modesta entità. Le testimonianze sollevano dubbi sulla sostenibilità dell’assicurazione auto, portando alla considerazione di soluzioni alternative in un contesto che sembra peculiarmente critico nella città partenopea.

Scritto da:
Federica Massari