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Sfogliatella dell’Immacolata: come e dove è nato il dolce della tradizione napoletana

Il giorno dell’Immacolata è particolarmente sentito a Napoli; viene celebrato con molta devozione dai devoti che prendono parte a celebrazioni e manifestazioni religiose. Oltre all’aspetto legato agli eventi culturali, c’è da tener presente anche la tradizione culinaria.

In modo particolare il Comune di Torre del Greco organizza un’importante processione che si snoda lungo le strade principali della città. e ancora, sono molteplici le usanze che rappresentano al meglio questa festività: la Buona Notte a Maria, il Buongiorno a Maria e la sfogliatella dell’Immacolata.

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Sfogliatella dell’Immacolata, tradizione e storia

Per tradizione questo dolce viene consumato subito dopo il Buongiorno a Maria ed è una delle usanze più radicate di tutta la tradizione. In realtà si tratta di una Santarosa, ossia la madre della sfogliatella riccia che si differenzia non solo perché è più sostanziosa, ma perché all’interno c’è una farcitura di crema e amarene.

Secondo la leggenda, la Santa Rosa è nata nel convento del Comune di Conca dei Marini da una suora che successivamente la portò a Napoli da Pintauro. Dalle mani della devota c’è stata una rivisitazione che la resa col tempo più popolare.

Nacque in un primo momento la sfogliatella riccia e solo successivamente la sfogliatella frolla che era destinata principalmente a tutti coloro i quali avevano difficoltà a mangiare quell’altro tipo di dolce.

Dunque, per quale motivo si mangia la sfogliatella proprio il giorno dell’Immacolata? Come accennato precedentemente, si tratta di una festività particolarmente sentita e nello specifico è proprio la notte tra il 7 e l’8 dicembre ad essere vissuto con ardore.

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Una delle spiegazioni plausibili sta nel fatto che proprio in quella circostanza sia i forni che le pasticcerie locali alzavano le loro saracinesche prima del sorgere del sole, poiché la basilica di Santa Croce resta eccezionalmente aperta anche per la messa notturna.