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“Tene’ ’a neva ’int’ ’a sacca”, si dice a Napoli: quando si utilizza

I detti napoletani sono un prezioso patrimonio culturale che riflette l’esperienza e la saggezza del popolo partenopeo. Tra i tanti argomenti che essi trattano, il tempo e la fretta occupano un posto di rilievo. Spesso, infatti, si trovano proverbi che mettono in luce l’importanza di valutare attentamente le situazioni e di non lasciarsi travolgere dalla fretta.

Ci sono alcuni che sottolineano l’importanza di procedere con calma e riflessione anziché affrettarsi senza necessità. Questo proverbio ammonisce contro l’impulsività e invita a considerare attentamente le decisioni.

Altri invece mettono in evidenza che la vita è un cammino costellato da tappe e che è importante affrontare le sfide con pazienza e gradualità, senza farsi prendere dalla smania e dalla fretta. Ma esattamente che cosa significa lo strano detto tutto napoletano “Tene’ ’a neva ’int’ ’a sacca“?

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“Tene’ ’a neva ’int’ ’a sacca”, così  i napoletani commentano chi si comporta in questo strano modo

L’espressione “avere la neve in tasca” è un modo molto particolare di descrivere una persona estremamente affaccendata e di fretta, che sembra non avere tempo per scambiare nemmeno poche parole.

Questa frase deriva dalle antiche pratiche di conservazione alimentare, quando la neve veniva impiegata per mantenere freschi gli alimenti. Gli abitanti delle pianure dovevano andare in montagna e da lì trasportare con grande premura blocchi di ghiaccio o neve utilizzando carretti.

Era essenziale giungere in pianura prima che il ghiaccio si sciogliesse, altrimenti tutto lo sforzo sarebbe stato vano, e si sarebbero ritrovati con solo acqua.  Questa necessità impellente impediva loro di fare pause.

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Da qui, l’origine dell’espressione “Tene ‘a neve dint’ ‘a sacca”, ancora utilizzata oggi per descrivere chi è talmente di fretta da poter dedicare solo brevi scambi di convenevoli.

È una metafora suggestiva che richiama un tempo in cui la vita quotidiana era strettamente legata alla natura e alle sue leggi, e dove anche il più semplice gesto quotidiano poteva avere un significato profondo e simbolico.