Terremoti Campi Flegrei, cosa temono gli esperti

Nell’area dei Campi Flegrei di Napoli da tempo ormai si registra uno stato di allerta urgente emessa da esperti che sollecitano azioni rapide per la sicurezza della popolazione a seguito di ripetuti eventi sismici sul territorio.

Il geologo Carlo Doglioni, presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), evidenzia un crescente sciame sismico, paragonabile a quanto avvenuto negli anni ’80, associato all’attività vulcanica sotterranea.

Monitoraggio costante e osservazioni statistiche degli esperti

Nonostante il monitoraggio costante dell’Ingv, è impossibile prevedere gli sviluppi futuri, anche se si teme che si possa verificare una situazione critica simile a quella di 40 anni fa. Doglioni mette in guardia e sottolinea l’incremento della sismicità basandosi su osservazioni statistiche.

Giuseppe De Natale, vulcanologo e dirigente di ricerca presso l’Ingv, ha invocato un’appello urgente per l’evacuazione immediata delle abitazioni nella zona di Agnano-Solfatara. Ha evidenziato la percezione di un rischio imminente e la crescente preoccupazione tra i cittadini e le istituzioni.

Cosa temono gli esperti e quali sono le misure da adottare

De Natale, rinomato per i suoi contributi scientifici nella vulcanologia, ha sottolineato che l’evacuazione è una misura minima da adottare fino a quando non saranno disponibili valutazioni dettagliate sulla resistenza strutturale degli edifici alle scosse sismiche. La segnalazione è stata trasferita alle autorità competenti, tra cui la Protezione Civile nazionale, l’Ingv e la Regione Campania.

Esperti, come il vulcanologo Giuseppe Mastrolorenzo hanno espresso preoccupazioni sulla validità del piano di emergenza attualmente in vigore per affrontare un’eventuale eruzione dei Campi Flegrei. Mastrolorenzo ha messo in discussione l’efficacia del piano, basato su uno “scenario probabilistico“, evidenziando la potenziale inadeguatezza nel gestire un’eruzione vulcanica di dimensioni catastrofiche nei Campi Flegrei.

L’aspetto critico riguarda la possibilità di evacuare i residenti durante un’eruzione in corso, un’ipotesi che non può essere esclusa. Il vulcanologo ha sottolineato che il sistema vulcanico è complesso, e una variazione nel sottosuolo potrebbe innescare un’eruzione imprevedibile.

L’evacuazione delle abitazioni nella zona di Agnano-Solfatara è stata suggerita come misura precauzionale, mentre l’attività sismica e vulcanica continua a essere monitorata attentamente.

La sicurezza dei residenti rimane la priorità assoluta, mentre vengono valutate ulteriori strategie per affrontare il crescente rischio. La situazione richiede una risposta immediata e una pianificazione accurata per garantire la sicurezza della popolazione.