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Qual è la vera differenza tra perzeca e percoca a Napoli

La bellezza della lingua napoletana sta proprio nel fatto di aver subito innumerevoli influenze culturali nel corso del tempo.

Si ricorda, infatti, che molte parole sono di derivazione sia latina che greca. La città di Napoli fu una colonia greca e il popolo lasciato un’impronta significativa nell’identità culturale del Comune partenopeo.

Allo stesso tempo anche il francese e lo spagnolo: a causa di tutti i governi che hanno assoggettato Napoli e che di conseguenza hanno portato all’adozione di alcune parole anche strutture linguistiche.

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Perzeca o percoca? Cosa significano e a quali frutti appartengono

Molti termini particolari e non vicini all’originale riguardano proprio gli alimenti e in modo particolare la frutta. Cosa significa quando si sente parlare di perzeca o percoca? La prima si riferisce alla classica pesca bianca e vede la sua etimologia dalla Persia: da qui deriverebbe per l’appunto persica che in napoletano diventa perzeca.

Altro frutto per eccellenza è la cosiddetta percoca – che gli anziani amano immergere nella brocca di vino e consumare alla fine del pasto. Si intende la pesca gialla e quest’ultima ha una consistenza diversa rispetto alla precedente.

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Per quanto riguarda l’origine l’etimologia del suo nome, deriva con molta probabilità da praecox. Questo termine vuole fare riferimento al fatto che il frutto sia particolarmente precoce per quanto riguarda la maturazione.